Il programma dei servizi 2018 è articolato in ventuno schede e prevede il contributo dei produttori per oltre 300mila euro. Le attività previste spaziano da interventi a supporto del sistema di certificazione e all'esecuzione dei controlli previsti per la produzione integrata, fino ad iniziative più specificatamente indirizzate a validare ed implementare soluzioni tecniche che migliorino la compatibilità ambientale della produzione melicola.
"La formalizzazione del programma dei servizi 2018 tra Apot e la Fondazione Mach - spiega Alessandro Dalpiaz, direttore di Apot - conferma la serietà dei frutticoltori nella formazione su temi basilari, come la certificazione e la sicurezza, ma anche la costanza nel cercare soluzioni innovative per avvicinarsi progressivamente agli obiettivi di rispetto ambientale e della salute dei cittadini e degli operatori alla base del progetto di sostenibilità".
"E' un percorso - continua Dalpiaz - che dura da anni ma che nasce dal basso, dalle esigenze dei frutticoltori e dei Consorzi, nella convinzione che questi siano obiettivi dovuti alla società, ma anche necessari per differenziarci positivamente in un mercato sempre più attento a questi fattori, dando così maggiori prospettive economiche ai frutticoltori".
"In questo ambito - spiega Claudio Ioriatti, dirigente del Centro trasferimento tecnologico - sono previste delle iniziative dimostrative che prevedono la validazione sul territorio di strategie di intervento e tecniche di coltivazione in grado di ridurre l'impiego di fitofarmaci per la difesa da avversità biotiche e per il controllo delle infestanti. Infine si segnala l'interesse dei produttori a sostenere, mediante due specifiche schede, l'investimento di Fem a favore della produzione biologica e al monitoraggio ambientale realizzato mediante l'utilizzo delle api".
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Fonte: Apot - Associazione Consorziale produttori ortofrutticoli Trentini