Il 2017 sarà ricordato come l’anno nero dell’agricoltura trentina: catastrofali gelate, diffusi e devastanti fenomeni grandinigeni e trombe d’aria hanno gravemente compromesso le produzioni agricole come mai precedentemente (si sono contati danni per oltre il 70% della produzione).

Grazie alle innovative soluzioni di gestione del rischio, frutto di anni di forte investimento culturale, economico e tecnico, fortunatamente quasi il 90% della produzione lorda vendibile (circa 300 milioni di euro) era assicurata. I favorevoli criteri di liquidazione e le corrette condizioni hanno permesso il ristoro dei danni, per un ammontare di circa 155 milioni di euro, sia agli imprenditori agricoli sia alle Cooperative di conferimento.

Dall’estate scorsa, Codipra, il Consorzio di difesa dei produttori agricoli, ha iniziato a lavorare al fine di creare le condizioni ideali per il rinnovo dei contratti per il 2018. L’entità degli indennizzi della provincia di Trento è stata talmente elevata da determinare una particolare attenzione delle assicurazioni e dei riassicuratori internazionali; la corretta rappresentazione della realtà locale che comporta un straordinario valore aggiunto del prodotto, la garanzia di costanza di adesione alle coperture e altre peculiarità del sistema trentino, sono stati gli elementi di credibilità, sviluppati e spesi per favorire il rinnovo dei contratti con contenuti aumenti tariffari e senza particolari penalizzazioni normative.

La sinergia fra tutti gli attori del sistema trentino (Codipra, Provincia autonoma di Trento, Fem e Università, Organizzazioni professionali e dei produttori e le Cooperative) ha dimostrato piena maturità e serio approccio con innovativo e responsabile sguardo al futuro; grazie a questo le Società di assicurazione hanno scommesso ancora, con fiducia, nel territorio.

L’investimento convinto in innovazione di prodotto e di sistema è un elemento altamente qualificante. Per questo Codipra ha promosso un nuovo progetto nell’ambito dei Partenariati europei per l’innovazione, Pei, dedicato a “Clima e agricoltura in area montana (C&A 4.0)”. L’obiettivo del progetto è quello di effettuare un monitoraggio e la mappatura del territorio agricolo trentino, da un punto di vista agronomico-climatico, per quantificarne la sensibilità al rischio gelo e le specificità orografiche e geopedologiche, al fine di identificare il sistema di difesa attiva più idoneo per le diverse aree e colture e conoscere le caratteristiche specifiche per migliorare le soluzioni di difesa passiva.

Tale mappatura sarà collocata all’interno di una piattaforma informatica dinamica, in grado di esprimere per singola particella, le caratteristiche delle diverse realtà agronomiche ambientali. Per raggiungere l’obiettivo del progetto è stata costituita una associazione temporanea di scopo con Fondazione E. Mach, Fondazione B. Kessler, Federazione dei Consorzi di miglioramento fondiario, Apot e Consorzio innovazione frutta, i lavori sono già in stato avanzato.

Codipra è partner, inoltre, del progetto “Desmalf - Decision support for sustainable management of livestock farming in the Alps” che ha l’obiettivo di rapportare il sistema della concorrenza tecnico-economico in zootecnia, nonché di creare indicatori e modelli economici e ambientali di sostenibilità e indirizzo del sistema allevatoriale alpino, supportato dall’implementazione di un innovativo fondo per la stabilizzazione dei redditi, Ist, Income stabilization tools.

Sono in corso le attività del progetto Pei “Ita 2.0 - Innovation technology agriculture”, promosso da Codipra nel 2017, il quale ha l’obiettivo di allargare la protezione assicurativa introducendo nelle garanzie delle polizze agevolate anche le fitopatie, di sviluppare una piattaforma informatica che faciliti la gestione dell’assicurazione agevolata, a favore di tutti i soggetti della filiera, e l’attivazione di un fondo mutualistico per la stabilizzazione del reddito.

Questi i temi trattati durante la tavola rotonda che è stata organizzata all’interno del convegno “Evoluzione e scenari della Gestione del Rischio” tenutosi a Madonna di Campiglio nell’ambito del Festival Agri Risk Management dal 5 al 7 aprile scorsi.

Il presidente di Itas Mutua Fabrizio Lorenz, di Asnacodi Albano Agabiti e della Federazione delle Cooperative di Trento Mauro Fezzi, gli europarlamentari Herbert Dorfmann e Paolo De Castro, l’assessore Carlo Daldoss, direttori generali e dirigenti della Provincia autonoma di Trento Romano Masè, del Mipaaf Mauro Serra Bellini, di Ismea Giovanni Razeto, della Fondazione E. Mach Sergio Menapace, della Fondazione B. Kessler Cesare Furlanello, della Banca d’Italia Maurizio Silvi, nonché Luciano Pilati, Dino Zardi e Samuele Trestini docenti universitari rispettivamente delle facoltà di economia, fisica ed agraria, hanno partecipato ai lavori di approfondimento e al convegno. Al territorio locale è riconosciuta dinamicità e capacità di sperimentazione, tutti gli attori del settore locali, nazionali ed in ambito della Comunità europea, si rendono quindi disponibili a contribuire e favorire il massimo sviluppo e a considerarci un incubatore di innovazione.

Tutto questo ha permesso, ancorché in questa fase di difficoltà nella gestione amministrativa per l’incasso dei contributi comunitari, di registrare il record storico delle assicurazioni nel 2018, oltre 320 milioni di euro di valori assicurati, praticamente tutti con soluzioni assicurative a garanzie complete (nove eventi atmosferici) ed ulteriori 70 milioni di euro di valori assicurati riferiti a imprenditori trentini che conducono aziende fuori dalla provincia e ad alcuni progetti sperimentali a valenza nazionale ai quali aderiscono anche imprese non trentine. L’innovazione di prodotto è costante, nel 2018 verrà definitivamente testato e condiviso l’impianto normativo con il Mipaaf dell’Ist sul settore latte; mentre si è già ottenuto il parere positivo del Mipaaf per la soluzione assicurativa parametrica sul prodotto prato pascolo basata su indici meteorologici e biologici per le produzioni prative delle aree montane della Regione Trentino Alto Adige. Questi numeri descrivono inequivocabilmente il grado di soddisfazione e la maturità imprenditoriale degli associati e del sistema trentino.