Sgravi contributivi e aiuti al primo insediamento. Sono gli incentivi per favorire l'ingresso dei giovani in agricoltura.
Biometano per autotrazione. Adesso si può. Però attenti al fisco.
Dagli Usa minacce di inasprimento dei dazi per l'agroalimentare. Una guerra commerciale da 5,6 miliardi.
Manca un mese al Vinitaly, ma già sui giornali si parla di vino. E c'è chi pensa alle etichette elettroniche con il conta calorie.
Dagli Usa arriva la nuova moda, la gallina da compagnia. Purché sia di una razza rara e costosa.
Questi alcuni degli argomenti incontrati sui giornali in edicola negli ultimi giorni. Vediamoli più in dettaglio di seguito.
Più arancia nelle aranciate
Fra le tante notizie di politica che hanno affollato le pagine dei giornali in questi ultimi giorni, prima e dopo le elezioni, c'era il timore che mancasse lo spazio per affrontare i temi del mondo agroalimentare.Non è stato così, a iniziare dai commenti sulla definitiva applicazione delle norme, che risalgono al 2014, sul tenore minimo di succo d'arancia presente nelle aranciate. Come spiega “Il Sole 24 Ore” del 7 marzo, si passa dal minimo del 12% previsto in precedenza, all'attuale 20%.
Per rispettare questi nuovi limiti, spiega il “Corriere della Sera” nello stesso giorno, saranno necessari 200 milioni di chili di arance in più.
Con la speranza, aggiungo, che siano le arance italiane a trarne i maggiori benefici, piuttosto che quelle di importazione.
Che ci sia bisogno di ridare vigore all'agrumicoltura italiana, lo spiega “Libero”, ricordando che per ogni aranciata venduta sugli scaffali a 1,3 euro al litro, agli agricoltori vengono riconosciuti appena 3 centesimi per le arance che vi sono contenute.
Soldi, ma solo per i giovani
Le novità in tema di normative continuano con gli sgravi contributivi destinati ai giovani agricoltori al di sotto dei quaranta anni.Come si legge su “Italia Oggi” del 2 marzo, l'Inps ha dato le istruzioni necessarie a rendere operativi gli incentivi previsti dalla Legge di bilancio, che prevedono contributi ridotti per cinque anni ai nuovi agricoltori.
Ancora su “Italia Oggi”, del 7 marzo in questo caso, è riportata la notizia del prossimo arrivo di due bandi destinati al primo insediamento, con fondi per 60 milioni di euro e sino ad un massimo di 70mila euro per azienda.
Restando in tema di normative, “La Stampa” del 3 marzo informa della decisione di dare il via libera al biometano nei trasporti.
A proposito del biometano, “Il Sole 24 Ore” del 7 marzo illustra il decreto ministeriale con il quale si stabilisce che la sua produzione va inquadrata come reddito agricolo.
Il dazio che scotta
C'è preoccupazione sui mercati per la minaccia statunitense di inasprimento dei dazi sulle importazioni di alcune materie prime. Oltre all'acciaio e all'alluminio, si teme che l'aumento dei dazi possa riguardare anche i prodotti agroalimentari.In questo caso, scrive “Repubblica” del 6 marzo, l'Italia sarebbe fra i paesi più penalizzati.
Il danno complessivo di questa guerra commerciale si aggira, secondo “Avvenire”, sulla considerevole cifra di 4 miliardi di euro. Cifra che sale a 5,6 miliardi stando alle anticipazioni di “Repubblica” dell'8 marzo.
A Bruxelles si studiano nel frattempo le "contromosse" e nello stesso giorno il “Corriere della Sera” riporta l'elenco dei prodotti made in Usa da colpire con tariffe da definire.
I conti del maltempo
Conti salati sono poi quelli da pagare per le conseguenze del maltempo dei giorni scorsi. C'è preoccupazione per le conseguenze del gelo e della pioggia su molte coltivazioni della Liguria (Il Secolo XIX), come sui frutteti del ferrarese (Il Resto del Carlino).Non va meglio in Toscana, scrive “La Nazione” del 4 marzo, dove sono a rischio le produzioni di carciofi, di finocchi e anche di susine e albicocche.
Situazione pesante in Puglia, dove c'è il timore che non siano garantiti adeguati sostegni agli agricoltori che hanno subito danni per il maltempo.
Gli agricoltori pugliesi, infatti, sono ancora in attesa dei rimborsi delle passate emergenze, cosa che ha fatto scattare accese proteste, come riportano le cronache pubblicate da “La Nuova del Sud” il 4 marzo.
Novità enologiche
Con l'avvicinarsi dell'appuntamento con il Vinitaly, che aprirà i battenti dal 15 al 18 aprile a Verona, si moltiplicano gli articoli dedicati al vino.“Il Resto del Carlino” del 3 marzo si sofferma sulla prossima nascita dello spumante di Romagna Doc, alla cui base ci sarà il Trebbiano.
Per i vini marchigiani è invece già realtà il piano di export che può avvalersi dei 2,2 milioni di euro messi a disposizione dall'Ocm vino. I dettagli sono riportati il 7 marzo da “Italia Oggi”.
L'8 marzo “Il Sole 24 Ore” ospita un'analisi sui canali distributivi, che vedono al primo posto le grandi superfici di vendita con due miliardi di euro. Fra i vini più venduti il lambrusco e le etichette "bio".
Nello stesso giorno “Nuova Sardegna” concentra l'attenzione sui vini più venduti nell'isola e non stupisce che al primo posto figuri il cannonau, seguito da vermentino e monica.
Non mancano poi le curiosità, come l'etichetta elettronica con il conta calorie da inserire sulle bottiglie di vino e di birra, delle quali si parla su “QN” del 7 marzo.
Ancora su “QN”, un'anticipazione di cosa si potrà vedere al salone Enolitech che si svolgerà in contemporanea al Vinitaly. In mostra ci saranno le ultime e più recenti proposte della ricerca, come le vigne spaziali e i robot che potranno lavorare tra i vigneti.
La gallina da compagnia
Restiamo in tema di innovazioni con le ricerche portate avanti dall'Istituto di scienze alimentari del Cnr a Bari, dove si sta mettendo a punto la produzione di carote arricchite con iodio e di pomodori dall'aspetto bronzeo ad alto contenuto di polifenoli. Se ne parla su “Repubblica” del 4 marzo.Non meno interessante la descrizione dello Svalbard global seed riportata da “Il Giornale” del 6 marzo. Si tratta di una sorta di bunker a 426 m di profondità, sull'isola di Spitsbergen, a metà strada fra Norvegia e Polo Nord, dove sono custoditi circa 2,5 miliardi di semi, destinati ad essere protetti da qualsiasi evento avverso.
Fra le curiosità merita una citazione l'articolo pubblicato il 5 marzo marzo da “QN”. Si racconta la passione scattata nella Silicon Valley per alcune razze rare di galline.
Per uno di questi esemplari c'è chi arriva a spendere anche cinque o seicento dollari.
In Italia è già stata segnalata la presenza di pecore e suini come animali da compagnia.
Non resta che aspettare il primo avvistamento nei parchi cittadini di galline al guinzaglio...