Travert ha detto che "è un grande onore guidare un'agricoltura forte, che muove, che investe", così come un "modello agricolo che dobbiamo costantemente rinnovare". Infatti, nelle parole del neo ministro dell'Agricoltura francese, "questo ministero sarà un ministero di dialogo, di concertazione, d'intesa".
La consegna nel ministero è avvenuta con il trasferimento di potere da Mézard a Travert lo scorso 22 giugno. "Dobbiamo continuare a promuovere il modello agricolo francese per la sua ricchezza di quelli che sono i nostri settori di eccellenza".
Il ministro Travert si descrive come un "promotore del mondo rurale in azione". La Pac non sembra spaventarlo, anche se sarà chiamato a recuperare i forti ritardi dei pagamenti, che sono bloccati da mesi per problemi amministrativi informatici, aspetti che hanno provocato il malcontento degli agricoltori e numerosi manifestazioni di protesta, in alcuni frangenti molto accese.
Inoltre, c'è anche tutto l'impianto della prossima Pac, quella che entrerà in vigore dopo il 2020 e senza più il Regno Unito fra i grandi player del continente. C'è da scommettere che la Francia continuerà a svolgere un ruolo di leader nella comunità degli Stati membri, cercando di sostenere le produzioni agricole francesi.
"Con Richard Ferrand, sono il garante di sinistra di Emmanuel Macron", dichiarava il nuovo ministro durante la campagna presidenziale, come riportato dal quotidiano Le Figaro. Nel suo passato, cinque anni da consigliere regionale in Normandia, dal 2010 al 2015.
Per ora il ministro dell'Agricoltura ha scelto il profilo piuttosto basso, di ascolto in questa prima fase. Al ministero ha incontrato Christiane Lambert, la presidente della Fnsea, il sindacato agricolo più importante di Francia sul piano numerico, ma anche il delegato generale della Federazione delle imprese del commercio e della distribuzione, il sistema delle cooperative, il ministro dell'Università, della ricerca e dell'innovazione.
E poi, ancora, Emmanuel Besnier, presidente di Lactalis e Patrick Espasa, presidente di Auchan, a testimonianza di una forte attenzione ai grandi gruppi in grado di sostenere le esportazioni del Fabriqué en France.
I primi di luglio è prevista la convocazione degli Stati generali dell'Alimentazione, dove saranno gettate le basi di un'agenda che già nelle prime fasi è molto fitta e concentrata su temi che in Francia vengono presi molto seriamente: l'agricoltura, l'alimentazione, le politiche agricole e alimentari per la crescita di un settore strategico, relativamente al quale la Francia storicamente fa da modello a livello mondiale.