Al 31 maggio 2017 è Bolzano, al momento, la più efficiente nella spesa Psr della programmazione 2014-2020. La provincia autonoma dell’Alto Adige ha rendicontato spese per 82,9 milioni di euro, di cui 35,6 di quota Feasr, per un totale del 22,63% sul totale della propria capacità di spesa.

Oltre a essere la regione del Centro-Nord al momento più virtuosa, lo è anche nei confronti delle regioni del Sud e Isole, dove le percentuali di avanzamento della spesa sono più basse.

A seguire Bolzano c’è il Veneto, con già 259,6 milioni di euro spesi, di cui 111,8 di quota Feasr, per un 21,92% di avanzamento di spesa. Sul più basso gradino del podio c’è l’Umbria, con il 15,52% di spesa già rendicontato sul totale, per un controvalore di 136 milioni di euro, di cui 58,5 di quota Feasr.

Al quarto posto la provincia di Trento, con il 14,15% di avanzamento, per un totale di 42,6 milioni già effettuati, di cui 18,2 Feasr. Scendendo un po’ in termini di percentuali, al quinto posto c’è l’Emilia Romagna, con un 10,08% di spesa effettuata sul totale della capacità, che vale 119,9 milioni di euro già liquidati, di cui 51,3 di quota Feasr.

Poco sotto c’è la Toscana, con 94,1 milioni già versati, di cui 40,5 di quota Feasr, per un totale di avanzamento di spesa del 9,79%. Leggermente inferiore la percentuale di spesa già rendicontata della Lombardia (9,49%), per un controvalore di 109,8 milioni di euro di spesa pubblica, di cui 47,2 in quota Feasr. Al 7,32% di avanzamento c’è il Lazio, che ha liquidato al momento 57,1 milioni di euro, di cui 24,5 relativi alla parte Feasr.

Un po’ più giù le Marche, con il 6,56% (35,2 milioni rendicontati, di cui 15,1 Feasr) e il Piemonte con il 6,01% (65,7 milioni di cui 28,2 in quota Feasr). L’Abruzzo registra un avanzamento di spesa del 5,33%, per un valore di 23 milioni di euro di Psr spesi, di cui 11 riferibili al Feasr.

Peggio fa poi la Valle d’Aosta (4,09%) che ha liquidato solo 5,6 milioni di cui 2,4 di Feasr, e la Liguria, con 8,3 milioni di euro già versati, di cui 3,5 di quota Feasr. Fanalino di coda il Friuli Venezia Giulia, con solo l’1,13% di spesa effettuata sul totale della capacità, ovvero solo 3,3 milioni di euro spesi di cui 1,4 di quota Feasr.