Lorenzo Benanti, presidente del Collegio nazionale dei periti agrari, citando la Carta di Barga, ha dichiarato: "La professione del perito agrario deve indirizzare il produttore agricolo verso la sostenibilità, strumento culturale per l’agricoltura del futuro nel rispetto della salute umana e dell’ambiente attraverso l’innovazione dei processi, dei prodotti e dei servizi anche mediante la proposta, l’adozione e l’adempimento di codici di responsabilità sociale; il tecnico favorisce con le proprie conoscenze la vocazione della realtà territoriale e la scelta delle relative buone pratiche tecnico agronomiche".
Il Collegio dei Periti agrari, in occasione dell’ultimo congresso nazionale, nei mesi scorsi ha varato la Carta di Barga, un documento rivolto alla società civile, e ai professionisti, incentrato sulla sostenibilità ambientale. "Si tratta di un decalogo di best practices - ha sottolineato Benanti – che vede i periti agrari operare nel rispetto delle risorse naturali limitandone al massimo l’impoverimento, valorizzare la biodiversità delle specie animali e vegetali, la biodiversità agroambientale e la valenza culturale dei territori agricoli. Ma anche a difendere e promuovere le produzioni della filiera agricola secondo criteri di sicurezza alimentare; ed a rappresentare l’elemento di unione tra produttori agricoli, cittadini, istituzioninell’ambito delle normative e delle politiche agricole".
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Fonte: Collegio nazionale dei periti agrari e dei periti agrari laureati