Martedì 21 marzo 2017, dalle ore 9.00 alle ore 14.00, delegazioni di agricoltori provenienti da tutta la Puglia manifesteranno sotto la sede della Giunta della regione e chiederanno di essere ricevute dal presidente della Giunta regionale, Michele Emiliano, per la consegna di un documento contenente le loro richieste. Una vera e proprio piattaforma rivendicativa che intende affrontare e risolvere numerose questioni poste dall'applicazione della normativa vigente.
E' questa la risposta del mondo agricolo pugliese al progredire dell'emergenza provocata dal propagarsi sempre più a Nord del batterio da quarantena Xylella fastidiosa.
Le imprese agricole pugliesi, già colpite duramente nell'annata agraria 2016 da avversità atmosferiche eccezionali che hanno fortemente ridotto la produzione agricola in generale e la filiera olivicolo olearia in particolare, sono ora allarmate dal protrarsi dell'emergenza Xylella. E chiedono provvedimenti nuovi, soluzioni.
Le proposte di Agrinsieme Puglia
Agrinsieme ha messo a punto una piattaforma rivendicativa in piena regola che sarà posta all'attenzione del presidente Emiliano.
Vediamola in una versione sintetica.
In particolare, le richieste partono dalla semplificazione della procedura di espianto degli alberi secchi in zona infetta per approdare alla possibilità di ripristino e reimpianto del potenziale olivicolo utilizzando anche i fondi del Psr della Puglia 2014-2020.
Agrinsieme chiede anche un sostengo economico straordinario per tutta la filiera olearia colpita e distrutta dalla Xylella.
Non solo, il raggruppamento di sigle agricole vorrebbe una dichiarazione permanente dello stato di calamità naturale con i conseguenti sgravi fiscali e previdenziali e la moratoria dei mutui bancari per tutti i soggetti della filiera potenziali beneficiari del Fondo di solidarietà nazionale.
Altro pezzo della piattaforma rivendicativa verte sull'eliminazione definitiva della vite dall'elenco delle piante specificate per la liberalizzazione della commercializzazione delle barbatelle, che oggi non possono essere commercializzate senza termo terapia.
E visto che molti alberi di olivo vanno abbattuti, Agrinsieme chiede anche un piano straordinario di sostegno per la realizzazione di piattaforme per l'utilizzo della biomassa a fini energetici e la possibilità al contempo di movimentare il legname nella zona infetta.