Lo studio evidenzia che i vini spumanti trainano i consumi con un +9,5% in valore e un +6,8% in volume, seguiti dai bianchi fermi (+8,9% in valore e +5,7% in volume) e dai frizzanti (+6% in valore e + 23,5% in volume). I rossi crescono anche se di poco in valore (+1,7%) e calano in volume (-4,5%).
Per quanto riguarda i singoli punti vendita dell'on trade, le vendite al dettaglio aumentano rispettivamente del 5,8% a valore e del 4,4% a volume e sono hotel e catering a guidare con +10% a valore e +12,5% a volume, seguiti dai ristoranti (+7,3% valore e +10,8% volume), da wine bar (+3,8% valore e +2,5% volume) ed enoteche (+3% valore e -10% volume). Le vendite all’ingrosso fanno rilevare un aumento del 7,3% a valore e del 7,6% a volume.
Le vendite in Gdo, monitorate dall'Osservatorio del vino insieme a Ismea sulla base dei dati Nielsen, nei primi cinque mesi 2016 volumi in calo del 2% e una sostanziale stabilità nei valori (+0,4% a 776 milioni di euro). A trainare sono gli spumanti con vendite a +6% a volumi e a +7,3% a valore. I vini Dop crescono a valore (+2,4% a 310 milioni di euro) e calano lievemente a volume (-1%). I vini Igt fanno registrare -8% a volume e -4% a valore, per una spesa totale di 171 milioni di euro nei cinque mesi.
“Siamo molto soddisfatti di questo primo anno di attività di ricerca e studio del settore ‘on trade’ con l’Osservatorio del vino – conclude Rallo -. Le aziende associate hanno per la prima volta un quadro dettagliato ed aggiornato del mercato dell'Horeca, completato dai dati di sistema su tutto il comparto attraverso la partnership con Ismea, Crea e Bocconi. Ora, l’obiettivo è di incrementare la base delle aziende monitorate per rendere lo strumento ancora più preciso ed efficace, consentendo così all’imprenditore di basare le proprie scelte su dati certi e guadagnare in competitività”.
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Osservatorio del vino