Quest'ultima, donna di comprovata esperienza territoriale e nazionale nel sistema agricolo, ha già incontrato tutti i dipendenti dell'azienda, dichiarandosi "pronta ad accogliere le non facile sfida di continuare a far crescere il Consorzio, fiduciosa e fiera di prendere in mano un'azienda divenuta un riferimento non solo per i circa 2500 soci, ma per l'agricoltura in generale, grazie al lavoro di chi mi ha preceduto".
A Pietro Carniato la stima e la riconoscenza da parte di tutta l'azienda che, durante la sua direzione condotta costantemente in positivo, ha realizzato il fondamentale passaggio da cooperativa degli agricoltori a ponte di collegamento con la produzione industriale, divenendo protagonista della crescita di tutto il settore e del suo fenomeno oggi più rappresentativo, ovvero la produzione del prosecco.
Durante la direzione Carniato, in particolare, il Consorzio agrario di Treviso e Belluno ha messo a punto un'articolata organizzazione che oggi gli consente di essere presente nelle due province con una rete di quarantuno agenzie, cui si aggiungono cinque centri per la distribuzione di prodotti petroliferi; per i servizi post vendita, nella fattispecie per assistenza tecnica e riparazione dei mezzi agricoli, sono presenti dieci officine ed un magazzino ricambi; per la raccolta dei cereali il Consorzio mette a disposizione trenta centri di raccolta e tre magazzini con una capacità di stoccaggio di 600mila quintali.
La fase produttiva e di trasformazione, invece, è curata da due essiccatoi per cereali e soia, un mangimificio a Bibano di Godega di Sant'Urbano; infine, l'offerta di prodotti assicurativi, previdenziali e di credito agevolato è gestita attraverso la società Assicap, agente generale di Fata assicurazioni (compagnia appartenente al Gruppo Cattolica), dalla quale dipendono nove sub-agenzie operative tra Treviso e Belluno.