Il Consorzio agrario di Treviso e Belluno chiude il 2013 con un bilancio positivo, nel segno della continuità di una gestione aziendale solida e costante nei risultati. Ieri mattina l’assemblea dei soci, radunata nella sede di Castagnole di Paese, ha approvato il bilancio dell’anno appena concluso, che ha registrato un fatturato complessivo consolidato di oltre 103 milioni di euro, con un utile al netto delle imposte di quasi 1,2 milioni.

"Chiudiamo questi dodici mesi con un risultato positivo, che conferma la funzione e la solidità della nostra azienda e la leadership nei mercati di riferimento  – commenta il presidente del Consorzio, Fulvio BrunettaRisultato ancor più brillante se si considera che, nonostante le evidenti difficoltà che hanno penalizzato la produzione agricola nell’anno appena concluso, la Marca Trevigiana nel comparto ha registrato un incremento dell’export di oltre il 10%, segnando così la seconda migliore performance a livello nazionale. Il Consorzio agrario è un partner importante di questa filiera, fornitore di beni e servizi che garantiscono reddito e vantaggi competitivi agli agricoltori che esportano".

Il direttore Pietro Carniato ha fatto il punto sul percorso intrapreso dal Consorzio, che oggi conta circa 2500 soci. E' una realtà aziendale autonoma ed indipendente, sia commercialmente che economicamente e finanziariamente: "Basti pensare che concediamo crediti verso i nostri clienti mediamente per oltre 20 milioni di euro - nota Carniato - e che presso i nostri punti vendita sono presenti circa 15 milioni di euro di prodotti".

Per la vendita dei prodotti commerciali (dagli articoli per la campagna, al garden, al pet-food, ai mezzi agricoli), il Consorzio si avvale di una rete di 41 agenzie dislocate nelle due province, cui si aggiungono 5 centri per la distribuzione di prodotti petroliferi; per i servizi di post vendita, nella fattispecie per assistenza tecnica e riparazione dei mezzi agricoli, sono presenti 10 officine e un magazzino ricambi; per la raccolta dei cereali, il Consorzio mette a disposizione 30 centri di raccolta e 3 magazzini con una capacità di stoccaggio di 600mila quintali; la fase produttiva e di trasformazione, invece, è curata da 2 enopoli, 2 essiccatoi per cereali e soia, un mangimificio a Bibano di Godega di Sant’Urbano; infine, l’offerta di prodotti assicurativi, previdenziali e di credito agevolato è gestita attraverso la società Assicap, agente generale di Fata Assicurazioni, dalla quale dipendono 9 sub-agenzie operative tra Treviso e Belluno.