E’ stata inaugurata ieri, lunedì 9 maggio, alla Fiera di Parma, la 18esima edizione di Cibus, la rassegna sull’industria alimentare italiana, con 3mila espositori di tutti i settori merceologici, dalla carne al vegano, in programma fino al 12 maggio.

E’ limitativo definire Cibus una fiera – ha sottolineato nella cerimonia di inaugurazione Luigi Scordamaglia, presidente di Federalimentareè molto di più, è il simbolo dell’agroalimentare italiano. Cibus è e sarà l’unico brand per identificare il sistema alimentare italiano, posso dire che la collaborazione tra Federalimentare e Fiere di Parma non potrà che migliorare in futuro”.

Sono ministro delle Politiche agricole ma difendo l’industria – ha spiegato Maurizio Martina e combatto una certa idea anti industriale che non fa bene neanche agli altri settori. Serve un’esperienza unitaria dell’agroalimentare che possa contribuire al cambiamento del Paese”.

Bisogna fare sistema per una lotta alla contraffazione dell’Italian sounding e aumentare la comunicazione e la promozione del made in Italy con il retail estero, a partire da quello Usa” ha commentato Ivan Scalfarotto, sottosegretario allo sviluppo economico, mentre per il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, “Expo ha reso plasticamente l’idea che l’Italia è food di qualità e che il sistema Italia passa per il sistema agroalimentare”.

Nel corso della prima giornata di Cibus si sono tenuti il World Food Forum, presso l’auditorium Paganini di Parma, cui hanno partecipato esperti provenienti da ogni parte del mondo, oltre all’assemblea annuale di Federalimentare, alla presenza del nuovo presidente di Confindustria Vincenzo Boccia.