Al momento gli interventi, 28 in tutto, sono stati in buona parte terminati grazie al tempestivo lavoro svolto dai Consorzi di bonifica.
L’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli, ha sottolineato: “I lavori si sono resi necessari per eliminare situazioni di disagio per la popolazione e ripristinare servizi di pubblica utilità in aree fragili sotto il profilo dell’assetto idrogeologico. Ancora una volta i Consorzi di bonifica hanno dimostrato l’importanza del loro ruolo per la difesa del suolo e sono stati in prima linea negli interventi”.
Circa l’80% dei fondi sono stati utilizzati nelle aree montane per sostenere i danni alle infrastrutture pubbliche (strade, opere idrauliche, ecc.), causati dal maltempo che ha caratterizzato il mese di febbraio 2015, dal violento nubifragio che ha investito i comuni della bassa pianura reggiana lo scorso 15 maggio e dall’alluvione del 13/14 settembre scorso che ha interessato la montagna piacentina e parmense.
La maggior parte delle risorse, circa 1 milione e 140mila euro, sono serviti per la riapertura di strade pubbliche interrotte a seguito di gravi fenomeni di dissesto, blocco che ha causato numerosi disagi nell’Appennino; 305mila euro sono stati invece destinati al ripristino della funzionalità idraulica dei canali di bonifica.