“Il 16 ottobre sarà una falsa partenza – ammette Pan – nonostante la pubblicazione del Regolamento di esecuzione (UE) della Commissione, nei conti correnti delle aziende agricole venete non verranno accreditati gli anticipi della Domanda unica 2015”.
“Purtroppo mancano i soldi – spiega l'assessore – o meglio, il ministero dell'Economia e l'Agea non hanno ancora trasferito nelle disponibilità dell'Avepa (l'organismo pagatore per le politiche agricole comunitarie della Regione del Veneto) i 280 milioni di euro per i quali l'agenzia veneta ha provveduto per tempo ad inoltrare la relativa richiesta di assegnazione”.
“La stessa Commissione Europea ha autorizzato l'Italia a versare, come anticipo, sin dal 16 ottobre, una parte sostanziosa del premio, fino al 70%, riconoscendo la gravità della situazione economica in cui versano alcuni settori agricoli e le serie difficoltà finanziarie, nonché i problemi di liquidità che attanagliano le aziende agricole”.
L'Avepa, dice la nota della Regione, “è il più efficiente organismo pagatore italiano nell'esecuzione dei pagamenti degli anticipi e dei saldi della Domanda unica, corrispondendo la maggior parte dei contributi già durante le festività natalizi”.
“L'assegnazione tardiva dei titoli provvisori e l'assenza di disposizioni attuative da parte dell'Agea per il versamento dell'anticipo, oltre al mancato trasferimento delle risorse finanziarie – continua l'assessore regionale Pan – sono circostanze che rappresentano un sistema inadeguato e obsoleto per gestire la grande partita del premio relativo alla Domanda Unica, cioè il più importante contributo economico che la Comunità Europea mette a disposizione del settore primario”.
“Da parte dell'Avepa tutto è comunque pronto per garantire il pagamento dell'anticipo il più rapidamente possibile – conclude Pan – ma in questa situazione di indeterminatezza sia finanziaria che tecnico-amministrativa, non è assolutamente possibile prevedere la data di inizio dei pagamenti”.
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Fonte: Regione Veneto