Perché il Comitato permanente per la salute delle piante a Bruxelles ha rinviato ogni decisione sulle viti fino a quando non sarà emesso a Parma il parere dell'Autorità per la sicurezza alimentare, che potrebbero arrivare tra 60 giorni. Tardi, perchè la commercializzazione delle barbatelle è imminente. Intanto, parte la conta dei danni, che potrebbe raggiungere i 20 milioni di euro.
Ieri hanno preso posizione sulla vicenda l’assessore all’agricoltura della Puglia, Leonardo di Gioia e il senatore Dario Stefàno, già assessore all’Agricoltura durante la giunta guidata da Niki Vendola. E si scopre che è in atto uno scambio epistolare non da poco: il governatore di Puglia, Michele Emiliano, avrebbe scritto una lettera al commissario europeo alla Salute Vytenis Andriukatis per chiedere di metter fine all’embargo sulle viti. Mentre il senatore Stefàno ha scritto al ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina, per chiedere un deciso intervento sulla Commissione in merito. Ed anche la Puglia ha prodotto un dossier scientifico sul caso, con risultati coincidenti con quello del Mipaaf.
“Le preoccupazioni dei vivaisti che paventano ingenti danni per via della Decisione della Commissione europea 789 del 18 maggio 2015 non sono rimaste in alcun modo inascoltate da parte del governo regionale. A tal proposito è stato proprio il presidente Emiliano a scrivere al commissario europeo Andriukatis, per chiedere di intervenire su una modifica immediata della Decisione. Anche alla luce del dossier prodotto dalla Puglia sulla vite che, da riscontri scientifici, esclude la suscettibilità all’infezione batterica della Xylella sub specie pauca”. Così l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, Leonardo Di Gioia, confermando l’impegno della regione Puglia assunto con i vivaisti salentini, i quali rischiano fortemente, a seguito della Decisione relativa alle misure per impedire l'introduzione e la diffusione nell'Unione europei della Xylella fastidiosa.
“E’stato il presidente Emiliano – prosegue Di Gioia – a inviare personalmente una lettera al commissario Andriukatis, nella quale chiede un immediato autorevole suo intervento, scongiurando tempi che potrebbero essere fatali per la categoria dei vivaisti viticoli salentini, come per l’intera economia regionale”.
“La modifica della Decisione – conclude l’assessore - così come sottoscritto dal presidente Emiliano, deve avvenire in tempi compatibili con l’imminente commercializzazione da parte dei vivaisti interessati. Siamo certi che il commissario Andriukatis, già in visita lo scorso luglio, nei territori colpiti dal fitopatogeno, accoglierà la richiesta del Presidente Emiliano, il quale ha, altresì, rassicurato circa il prosieguo del programma di contenimento e monitoraggio della fitopatia”.
"Il blocco delle barbatelle da vino in Salento rischia di mandare in tilt un settore che produce una ricchezza pari a 20 milioni di euro e di provocare la desertificazione del territorio. E' tempo di far presente ai vertici dell'Unione che bisogna provvedere in modo tempestivo e coerente alla modifica delle decisioni assunte, perché sono gravi".
Il senatore Dario Stefàno, a poche ore dall'appello condiviso con il sindaco di Otranto e rivolto agli europarlamentari pugliesi, torna ancora sui problemi del vivaismo salentino con una lettera indirizzata al ministro per le politiche agricole Maurizio Martina per chiedere un intervento dello stesso in Ue affinché si elimini presto il blocco della vite che sta mettendo in ginocchio le aziende del settore.