"La quarta gamma è un settore strategico e importante. Certo ha risentito del calo dei consumi, in tempi di crisi, ma le imprese hanno aperto un mercato che ha saputo conquistare i consumatori". Così il vice ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Andrea Olivero, ieri a Cibus alla tavola rotonda "Salto di qualità per la Quarta gamma italiana: l'evoluzione dei rapporti fra produzione e distribuzione, nuove opportunità per lo sviluppo del settore" promossa da Aiipa IV gamma, Gruppo attivo all'interno del raggruppamento "Prodotti vegetali" dell'Associazione italiana industrie prodotti alimentari che rappresenta i maggiori produttori nazionali di Quarta gamma. "A chi ha aperto il settore - ha proseguito Olivero -, intuendo il potenziale delle insalate pronte all'uso e di altri prodotti che si sono poi affermati, dobbiamo il successo di un settore nel quale ormai stanno arrivando anche nuove offerte. Io dico: bene, se questo significa la competitività e la possibilità di ridurre i prezzi al consumo. Occorre però avere regole certe e in tal senso il decreto che regolamenta la quarta gamma va ovviamente nella giusta direzione. In prospettiva, superando le resistenze che possiamo incontrare in Europa, tutti noi, mercato, consumatori e istituzioni, dobbiamo puntare verso la tracciabilità totale, che comprenda i produttori e i trasformatori".

Introdotta da Cesare Ponti, presidente di Aiipa, la tavola rotonda è stata l'occasione per fare il punto sulla situazione della Quarta gamma in Italia in prossimità dell'approvazione finale del Decreto di attuazione della Legge 77/2011, che introduce disposizioni di dettaglio su alcuni aspetti chiave per la qualità e la sicurezza del Fresco confezionato pronto al consumo. L'evento organizzato al Cibus ha offerto al comparto industriale e alla distribuzione un'opportunità per proseguire il confronto costruttivo intavolato sugli ambiti di collaborazione e di possibile sinergia per una filiera più moderna. Simone Nucci, client service director Nielsen, ha illustrato in seguito i dati sullo stato dell'arte della Quarta gamma in Italia, offrendo uno spaccato sulle opportunità e sulle criticità a breve e medio termine: "Nel breve periodo il mercato presenta segnali incoraggianti in termini di volumi sviluppati cui tuttavia non corrisponde una tenuta dei fatturati. L'ingresso di nuove referenze continua ad essere una variabile chiave del mercato. Il 65% del fatturato generato dei nuovi prodotti proviene dai brand, segno che c'è ancora spazio per l'innovazione e per aprire nuove strade da parte dell'industria di marca".

Domenico Stirparo, responsabile Gruppo prodotti ortofrutticoli di IV gamma Aiipa ha messo in risalto la piena consonanza funzionale e d'intenti tra le disposizioni della nuova normativa in materia di rispetto della catena del freddo e di etichettatura dei prodotti di Quarta gamma e la proposta di shelf life minima garantita avanzata da Aiipa IV gamma. "Producendo quantità superiori alle previsioni, si possono gestire meglio le spedizioni alla distribuzione, fornendo in minima parte prodotto con shelf life minima (uguale a quella attuale) e in gran parte prodotto con shelf life maggiore. Ciò consente quindi di gestire meglio il modello delle previsioni e superarne le inefficienze, assicurando l'evasione di ogni tipo di ordine e offrendo un prodotto migliore da gestire, per la distribuzione, e da acquistare, per i consumatori".

La tavola rotonda, moderata dal professor Roberto Della Casa, docente della Scuola di Management e Statistica dell'Università di Bologna, sede di Forlì, ha visto confrontarsi al tavolo dei relatori Francesco Avanzini, direttore commerciale Conad, Domenico Brisigotti, direttore Prodotti a marchio Coop Italia, e Antonio Brunati, direttore commerciale Selex per la moderna distribuzione e, in rappresentanza delle aziende produttrici, Giuseppe Battagliola, presidente La Linea Verde, Gianfranco D'Amico, amministratore Delegato Bonduelle Italia, e Giuseppina Pezzali, consigliere delegato Sab. I sei relatori hanno dato vita ad un dibattito su tre temi: la situazione del mercato della IV gamma, il Decreto di attuazione della Legge 77/2011 e, infine, la shelf life minima garantita. Interrogati sulla situazione del mercato, i rappresentanti della Produzione hanno parlato di come poter incrementare i volumi, portando le famiglie che rientrano fra i “consumatori occasionali” a ricorrere più spesso ai prodotti di IV gamma, dedicando la giusta attenzione all’innovazione di prodotto e alla ridefinizione dell’offerta degli assortimenti.

La distribuzione ha posto l’accento sulle difficoltà di un mercato che fatica a ritrovare un equilibrio nei consumi e ha dimostrato una certa apertura nei confronti dell’ingresso di strumenti come la shelf life minima garantita, ribadendo l’importanza di cogliere i segnali di cambiamento del consumatore. Sul tema Decreto, l’industria ha sottolineato come la normativa possa essere un importante punto di partenza per la IV gamma, per un ulteriore miglioramento in termini di sicurezza e qualità, raggiunti grazie alla chiara indicazione dei parametri igienico-sanitari da rispettare durante il ciclo produttivo e nella distribuzione – con il mantenimento del prodotto a temperature inferiori agli 8° C – e con l’introduzione di informazioni obbligatorie in etichetta. Secondo l’industria, inoltre, l’aspetto più importante del Decreto consiste nell’ampliamento della filiera, che non coinvolge più soltanto produttori e distributori, ma si estende fino a comprendere le istituzioni.
La distribuzione ha ribadito l’esigenza di portare avanti un lavoro di concerto, capace di coinvolgere tutti gli attori interessati. 
L’industria ha poi evidenziato l’importanza per la progressione del mercato, nonché la sua vicinanza al Decreto. Secondo l’Industria, infatti, entrambi lavorano nella direzione della qualità, definendo un sistema di produzione e commercializzazione più fluido ed efficiente, che garantisce prodotti con standard qualitativi e di sicurezza certi e uniformi e un generale miglioramento per tutto il comparto.
La distribuzione ha confermato la necessità di un confronto costante con la produzione mirato alla creazione di prodotti di qualità e, infine, ha riaffermato la positività di un Decreto che consente di avere un processo produttivo più efficiente.