Colpito al cuore. Sergio Frignani, 68 anni, allevatore a Bondeno di Gonzaga (Mantova), è stato colpito in azienda e nella latteria dove è presidente, la Venera Vecchia. Stessa località, dove il caseificio produce 34.500 forme di Parmigiano reggiano.
Ingenti i danni, in seguito alla seconda forte scossa di terremoto, quella del 29 maggio. Quella che in zona ha fatto il maggior numero di danni e ha dato il colpo di grazia, mandando al tappeto quello che il sisma del 20 maggio aveva risparmiato.

“In latteria è crollata una parete interna e due pannelli esterni in prefabbricati – racconta -. Sono anche crollate le scalere, che ospitavano una parte della produzione di formaggio. E poi i macchinari di lavorazione del latte sono rimasti danneggiati o completamente distrutti. Il computo dei danni del terremoto è di 1,2 milioni di euro e non eravamo assicurati”.
Di più. Oltre al danno, la beffa macabra, con i ladri che – approfittando del crollo – hanno prelevato nottetempo 800 forme di Parmigiano reggiano, di cui una parte già pronta per la vendita. Sciacallaggio aberrante.

Altro scenario, parimenti desolante, riguardano i danni riportati in azienda da Sergio Frignani. Una famiglia molto nota nel Mantovano, non soltanto per i grandi numeri dell’azienda, con 650 capi allevati. “Il terremoto ha provocato danni ai fienili e alle vecchie strutture – sintetizza Frignani -. È crollato il tetto che ospitava le manzette e anche la stalla nuova è stata danneggiata. La stima parla di 1,3 milioni di euro per ritornare a come era prima”.

Ad oggi non è stato ancora visto un euro, né dal governo né dalla Regione né dalla camera di Commercio. “Abbiamo inoltrato la domanda attraverso il Piano di sviluppo rurale – spiega – ed è stata accettata, ma ad oggi non ci è stato liquidato alcunché”.



 
Intanto, la cooperativa Venera Vecchia è stata ripristinata nella sua funzionalità. Un caseificio che lavora 18mila tonnellate di latte all’anno non può permettersi di fermare la produzione. “Abbiamo rifatto tutte le scalere antisismiche, ripristinato i pilastri e abbiamo messo a posto il magazzino, secondo i parametri antisismici – racconta -. Con una spesa di oltre 400mila euro, anticipati dai soci”.

Anche se la Venera Vecchia non ha lo spaccio aziendale per la vendita diretta, aderirà comunque all’iniziativa “Caseifici aperti”, in programma per i fine settimana del 25-26 maggio e 1-2 giugno.
“Faremo vedere a tutti che il terremoto non ci ha messo in ginocchio”.


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