Evidenziare le migliori produzioni sensibilizzando gli istituti di istruzione tecnica e professionale con indirizzo agrario e agroalimentare verso sempre maggiori livelli qualitativi, è questo che si propone il concorso, oltre a stimolare una più rispondente didattica e far conoscere la produzione enologica di questi istituti.
Nella sala Ministri del ministero delle Politiche agricole si sono svolte le analisi sensoriali dei vini e le commissioni di valutazione, composte ognuna da tre qualificati enologi e da due giornalisti specializzati del settore vitivinicolo, hanno valutato 51 campioni presentati da 23 istituti in rappresentanza di 14 regioni italiane. Ogni vino è stato analizzato da due commissioni differenti, per ognuno sono stati così redatti dieci documenti di valutazione.
Il risultato finale di ogni campione è stato calcolato dopo aver eliminato la scheda con il punteggio più alto e quella con il punteggio più basso, attraverso la media aritmetica delle 8 schede rimanenti.
Venticinque vini sui cinquantuno presentati hanno superato il punteggio di 80 centesimi, secondo il metodo di valutazione Union Internationale des Oenologues, ottenendo la qualificazione di "ottimo" e, pertanto, si sono fregiati del riconoscimento di qualità stabilito dal regolamento del Concorso.
Presidente delle commissioni di valutazione è stato il direttore generale di Assoenologi, nonché presidente del Comitato nazionale vini del dicastero dell'Agricoltura, Giuseppe Martelli. I commissari hanno compilato, complessivamente, 510 schede di valutazione e attribuito 7.200 giudizi parziali.
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Fondazione Edmund Mach - Istituto Agrario di San Michele all'Adige