Marche
Protocollo di intesa per la creazione di una filiera locale olio-energia 

E' stato siglato il 19 luglio un protocollo d'intesa per la creazione di una filiera locale olio/energia, sottoscritto dal Comune di San Giorgio di Pesaro, dalla Cooperativa agricola Acof di Rosciano di Fano, impegnata nella raccolta e stoccaggio di cereali, e dalle imprese Acciari Ugo & Nello e La Quercia, che si occuperanno della trasformazione del seme di girasole in olio combustibile. L'impianto oltre a produrre energia pulita per la cittadinanza diventerà uno strumento fondamentale specialmente in questo momento di crisi per sostenere e diversificare le attività delle aziende agricole.

La firma del protocollo è avvenuta alla presenza dell'assessore regionale all'Agricoltura della Regione Marche Paolo Petrini, che ha favorito l'incontro tra i vari attori della filiera. Il protocollo è stato sottoscritto anche da Fedagri-Confcooperative Marche, nella persona del presidente Patrizia Marcellini, che ha partecipato attivamente fin dalle prime fasi della costruzione della filiera.

Fonte: Fedagri Confcooperative

 

Emilia-Romagna
Aumentano gli operatori biologici in Regione

Sono 3.661 le imprese biologiche attive nella Regione Emilia-Romagna al 31 dicembre 2011; erano 3615 nel 2010. I dati complessivi regionali riferiti al 2011, secondo la nuova classificazione della tipologia di attività, recentemente modificata dal Mipaaf, danno 2.759 aziende agricole e 1.173 operatori che svolgono attività di trasformazione e vendita dei prodotti biologici di cui 902 in forma esclusiva e 271 in connessione con l'attività agricola.

Rispetto al 2010, emerge un incremento generale nel numero totale degli operatori (+ 1,3 %). L'aumento è più sensibile per le imprese che svolgono attività di trasformazione e vendita dei prodotti ottenuti da agricoltura biologica (+ 6,5 %) e di minore entità per le aziende agricole (+ 0,3%).

Aumento notevole per le aziende in conversione e miste, segnale di dinamismo delle imprese agricole, che entrano per la prima volta nel sistema biologico o acquisiscono nuovi terreni in aggiunta a quelli già certificati. Queste ultime giustificano in parte la riduzione del numero di aziende completamente biologiche, comprende anche una quota di aziende "storiche" che hanno rinunciato al biologico, spesso a causa della fine del periodo di impegno finanziati dai Piani di sviluppo rurale.

Nel complesso si conferma una situazione di tenuta del settore biologico in Regione, caratterizzata da un sostanziale mantenimento delle posizioni per il settore agricolo e dalla conferma del trend di crescita delle imprese di trasformazione, distribuzione e commercializzazione del prodotti biologici.

L'elenco ufficiale degli operatori biologici dell'Emilia-Romagna è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale telematico della Regione n. 122 del 12 Luglio 2012 ed è consultabile, insieme ai dati di sintesi sul comparto, sul sito di Ermes Agricoltura.

Fonte: Ermes Agricoltura

 

Sicilia
Confagricoltura Siracusa adotta il codice etico per le imprese

Il 24 luglio, nel corso dell'assemblea di Confagricoltura Siracusa, il presidente Massimo Franco, riconfermato alla guida dell'Organizzazione per il prossimo triennio, ha varato l'adozione del codice etico per le imprese, sulla scorta del modello introdotto dal presidente della Camera di Commercio e vicepresidente nazionale di Confindustria, Ivan Lo Bello.

"L'adozione del codice etico - ha sottolineato Massimo Franco - vuole costituire un ulteriore argine ai fenomeni delinquenziali. Vogliamo alzare un altro muro contro chi inquina l'economia di chi rispetta le regole. Lanciare un segnale chiaro nel rispetto della legalità".

"Il sistema agricolo subisce pressioni normative, legislative e di mercato pesantissime - ha detto Franco - Il recupero di competitività passa inevitabilmente attraverso la riqualificazione del quadro legislativo e normativo di riferimento, ma anche attraverso la lotta alla illegalità e alla criminalità. Un sindacato come il nostro, punto di riferimento per la crescita delle sue aziende, ha il dovere di partecipare attivamente nella società. Questa provincia produce quasi il 20% del Pil regionale ed occupa oltre 13.500 addetti. In questa provincia gli agricoltori con sacrificio rendono fruibile il territorio e lo salvaguardano dagli incendi e dal dissesto idrogeologico. Il nostro impegno a tutela del settore deve essere sempre più incisivo".

Fonte: Confagricoltura

 

 

Veneto
Orticoltura in crescita, ma deludono i prezzi

L'agricoltura veneta sarebbe in salute se ci si fermasse al dato produttivo: nello scorso anno il comparto ha raggiunto i 5,2 miliardi di euro, il livello più alto degli ultimi dieci anni. Hanno però deluso i prezzi. E in alcuni casi in maniera pesante. Si produce molto e bene, ma il mercato dà poche soddisfazioni. Dati e valutazioni sono stati presentati a Legnaro, in provincia di Padova, da Veneto Agricoltura, azienda della Regione Veneto che si occupa di agroalimentare, agricoltura e foreste.

Clicca qui per leggere tutti i dati della Regione.

Fonte: Orto Veneto

 

Puglia
Turismo enogastronomico, Puglia vincente 

Prosegue la crescita delle vacanze in agriturismo, pari al +2,5% sul 2011 e in controtendenza rispetto all'andamento generale del settore ricettivo. Il 63% degli italiani quando va in vacanza sceglie il prodotto agroalimentare tipico come souvenir da portare a casa, piuttosto che sprecare soldi in 'ricordini' inutili in tempi di crisi.

"Il turismo enogastronomico è il vero traino dell'economia turistica pugliese – dice Carlo Barnaba, presidente di Terranostra Puglia, a margine del convegno 'L'Italia che piace nell'estate 2012: il turismo ambientale ed enogastronomico', organizzato da Coldiretti e dalla Fondazione UniverdeSono 450.000 le presenze annue registrate nelle aziende agrituristiche pugliesi, con un volume d'affari di 15 milioni di euro. Si tratta di cifre considerevoli se si pensa che le strutture attive sono poco più di 300. Ciò testimonia che il turismo pugliese non è solo mare. Secondo gli ultimi dati diffusi dall'Istat, i numeri dell'agriturismo in Puglia registrano un segno positivo: risulta cresciuto in termini assoluti il numero di aziende, nel dettaglio dello 0,8 % di quelle che si dedicano alla ristorazione, del 21,4 % di quelle dedite alla degustazione e del 5,6% le imprese con alloggi".

"Ora aspettiamo l'approvazione della nuova legge regionale dell'agriturismo perché il comparto ha realmente bisogno di un quadro normativo trasparente ed univoco, in modo da non vanificare il lavoro fin qui svolto e veder riconosciuto il ruolo determinante degli operatori agrituristici nell'attività di promozione e valorizzazione del territorio rurale" ha detto il direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio.

Fonte: Coldiretti Puglia