FederMosti ha segnalato alla Commissione europea e al ministero dell'Agricoltura un'iniziativa di legge del governo russo con la quale si vorrebbe vietare di etichettare come 'wine' tutti i vini arricchiti con mosti d'uva concentrati rettificati e – ma questo passaggio è più sfumato – con saccarosio.

Secondo i dati di FederMosti, in Italia il 60% dei vini viene arricchito con mosti concentrati (il saccarosio non è consentito), mentre in Europa si stima che gli arricchimenti (con mosti concentrati e, dove consentito, con saccarosio) riguardino almeno il 50% dei vini prodotti. 

La Russia costituisce il secondo mercato extra-UE per i vini italiani, dopo gli Usa, con circa 110 milioni di litri commercializzati nel 2010. I vini additivati dovranno esser chiamati 'wine beverage' e, al di là del danno d'immagine e di appeal, le conseguenze sarebbero anche di natura economica, visto che la pressione daziaria si quintuplicherebbe e i prezzi lieviterebbero, causando un danno considerevole all'export di vini.

Sia la Commissione che il ministero hanno dato garanzie a FederMosti che il tema sarà tenuto in ampia considerazione nei negoziati bilaterali con la Federazione Russa in programma a dicembre all'interno del processo di adesione di questo Paese al Wto.

 

Il tema dell'arricchimento dei vini nella revisione dell'Ocm vino

Oltre a questo argomento, Marco Bertagni, direttore di FederMosti, ha rilanciato in una riunione del tavolo di filiera del Mipaf, tenutasi a novembre, il tema dell'arricchimento e della necessità – qualora non sia possibile prorogare il regime degli aiuti - che all'interno dei negoziati per la revisione dell'Ocm vino, si analizzino con attenzione i disequilibri economico-strutturali che saranno generati nell'ambito del settore vinicolo dalla fine dei sostegni all'arricchimento con mosti concentrati.

Nel corso della prossima assemblea di Must - l'associazione che rappresenta oltre l'80% dei produttori europei di mosti e succhi concentrati e rettificati – che si terrà a Roma il 13 dicembre 2011, si parlerà anche dell'organizzazione di una 'Giornata del settore dei mosti e dei succhi d'uva' da tenersi presso il Parlamento Europeo nel 2012 nella quale dare risalto agli aspetti di maggior attualità per l'industria europea dei mosti e dei succhi d'uva: dal tema dell'arricchimento a quello del commercio internazionale, a quelli della valorizzazione dei succhi d'uva e della loro diversificazione d'uso.

 

Il ruolo fondamentale del mercato russo

Per le statistiche al dettaglio dell'export italiano ed europei di vini nel 2010 clicca qui.