Dopo tanto parlarne basandosi solo sulle anticipazioni e sui rumors provenienti da Bruxelles, finalmente il Commissario all'Agricoltura Dacian Ciolos ha formalmente presentato il 12 ottobre le proposte sulla riforma della Pac. Un evento la cui importanza non è sfuggita ai quotidiani che il giorno seguente hanno commentato la notizia raccogliendo i pareri di alcuni “opinion leaders” del settore. A iniziare da “Il Sole 24 Ore” che sottolinea come la riforma della Pac faccia perdere all'agricoltura italiana il 6%, cosa che solleva le critiche di Federalimenatre oltre che delle organizzazioni agricole. Tagliati all'agricoltura 285 milioni, evidenzia sin dal titolo la “Gazzetta del Mezzogiorno”. Caustico, come d'abitudine, “Libero” che titola “L'Europa frega agli agricoltori 280 milioni”, aggiungendo che i tagli ai contributi andranno a vantaggio dell'Est. Ancora “Libero” del 13 ottobre ospita un'intervista al ministro Saverio Romano, che ora è alla ricerca di un'alleanza con le Regioni per chiedere modifiche alla proposta europea. L'insoddisfazione del ministro, insieme a quella di Coldiretti, è raccolta anche da una breve nota pubblicata su “Avvenire”. Interessante l'intervista al presidente della commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, Paolo De Castro, raccolta da “Il Riformista” del 13 ottobre, dove si lamenta l'assenza nella proposta delle indicazioni scaturite dal Parlamento.

 

Tagli e aperture

Ma della riforma Pac si è parlato anche prima della sua presentazione formale, come nel caso di “Italia Oggi” dell'8 ottobre che già in quella data anticipava l'arrivo di tagli per l'agricoltura. Dalle pagine de “Il Sole 24 Ore” del 9 ottobre si commentava come le ipotesi di riforma fossero penalizzanti per l'Italia. “Meno soldi e più regole”, gli faceva eco “La Stampa” nello stesso giorno. Previsioni che poi hanno trovato conferma nella proposta presentata a Bruxelles. Restando a Bruxelles, è ancora “Italia Oggi” che l'8 ottobre informa sulla possibilità di un recupero del fondo per gli indigenti, la cui utilità fu importante per alleviare la crisi dei formaggi “Grana”.

 

Ortofrutta in salute

Meno soldi in futuro, ma intanto il settore ortofrutticolo può contare sul fondo europeo di 250 milioni messo a disposizione per il 2012, come si apprende da “Italia Oggi” dell'8 ottobre. Le notizie positive per il settore ortofrutticolo proseguono con la notizia, pubblicata su “Avvenire”, che l'export italiano ha superato persino quello del vino. Sullo stesso argomento interviene il 12 ottobre il quotidiano piacentino “Libertà” confermando l'aumento delle esportazioni per l'ortofrutta italiana. Non solo l'ortofrutta, ma tutto il comparto agroalimentare, si legge sulle pagine del “Corriere della Sera” del 10 ottobre, sta raccogliendo buoni risultati sul fronte dell'export.

 

Prezzi e mercati

In tema di mercati internazionali continuano le tensioni sul prezzo delle materie prime, tanto che la Fao, come si legge su “Il Sole 24 Ore” del 10 ottobre, ha lanciato un appello per frenare l'escalation dei prezzi degli alimenti. Al centro delle attenzioni c'è il grano, per il quale Kiev ha deciso di cancellare i dazi all'esportazione, notizia che arriva dalle pagine de “Il Sole 24 Ore” dell'8 ottobre. Sui prezzi dei cereali, si legge ancora su “Il Sole 24 Ore” del 13 ottobre, dovrebbe arrivare l'effetto calmieratore della maggior produzione a livello globale prevista dagli esperti della statunitense Usda. Sul grano di importazione c'è da registrare l'allarme lanciato da Slow Food e raccolto dalla “Gazzetta del Mezzogiorno” dell'11 ottobre, che denuncia la bassa qualità delle derrate che giungono sui porti italiani. Intanto in Sardegna si salutano con soddisfazione i primi accordi di filiera sul grano, argomento del quale si occupa “Unione Sarda” del 12 ottobre.

 

Vino e olio

Anche l'olio fa registrare buone performance sui mercati stranieri grazie ad un sensibile aumento delle esportazioni in particolare nei paesi del Nord Europa, dove il consumo è ancora basso, come scrive “La Discussione” del 12 ottobre. Ancora a proposito di olio, “Brescia Oggi” dell'11 ottobre anticipa le previsioni sulla prossima raccolta che nell'area del Garda, ricca di olivi, si preannuncia più scarsa a causa del clima, ma di buona qualità. Non solo l'olio guadagna posizioni in tema di export, ma anche il vino va a caccia di nuovi consumatori in Russia grazie alle iniziative di Vinitaly, argomento del quale si parla su “Avvenire” del 7 ottobre e poi su su “Libero” del giorno seguente. Il vino italiano, evidentemente piace, ma fanno gola anche i nostri marchi, visto che è di questi giorni la notizia, riportata da “MF” del 7 ottobre, che l'azienda vinicola Ruffino è sta acquistata dal gruppo americano Constellation Brand.

 

Latte e dintorni

Dal vino al latte con “Il Sole 24 Ore” del 7 ottobre che torna sulla vicenda Parmalat-Lactalis approfondendo alcuni aspetti finanziari. Ancora latte, ma di pecora, al centro delle tensioni fra produttori e industrie di trasformazione. Ne dà notizia “Nuova Sardegna” del 10 ottobre ricordando il sit-in degli allevatori a Macomer, di fronte alla sede del Consorzio Latte. La vicenda continua sulle pagine dell' “Unione Sarda” dell'11 ottobre, con le dichiarazioni del presidente del Consorzio, Leonardo Tilocca, che ammettendo la pesante situazione di crisi si dice disposto ad ascoltare ogni proposta di soluzione. Si è già risolto invece il “giallo” dello yogurt alla polvere di latte del quale i giornali si sono occupati in queste settimane. Ne parla “IO Donna”, il magazine del Corriere della Sera in edicola il 9 ottobre, per ribadire che per fare yogurt non si potrà usare né latte in polvere, né latte concentrato.