Volano i prezzi della frutta fresca sugli scaffali con un aumento del 14% rispetto allo scorso anno, superiore a quello della benzina, ma nei campi è crisi profonda con una diminuzione dei compensi riconosciuti agli agricoltori del 20%, secondo le rilevazioni Istat/Ismea a giugno, con conseguenze drammatiche sui redditi delle imprese agricole ma anche sui consumi estivi degli italiani, soprattutto nelle località delle vacanze dove più spesso si verificano gli inganni.

Di fronte ad una situazione insostenibile per i consumatori e per i produttori nella mattinata di domani mercoledì 20 luglio “ronde” di agricoltori della Coldiretti entreranno contemporaneamente in azione con blitz in 20 strutture di vendita sulla riviera romagnola per verificare prezzi, provenienza e qualità della frutta in vendita e mettere in evidenza eventuali anomalie o incoerenze del sistema distributivo, per dare ai consumatori le indicazioni per riconoscere la qualità delle produzioni italiane.

"A causa delle distorsioni, delle inefficienze e delle eccessive intermediazioni nel passaggio della frutta dall’azienda agricola al carrello della spesa - sottolinea la Coldiretti - i prezzi possono aumentare anche di 5 o 6 volte. Quest’estate si è allargata senza giustificazioni - precisa la Coldiretti - la forbice dei prezzi della frutta fresca tra produzione e consumo. Una situazione che danneggia gli agricoltori costretti a lavorare in perdita ma - conclude - anche i consumatori che potrebbero acquistare maggiori quantità e a condizioni più vantaggiose".