Aumentano i lavoratori in agricoltura, mentre cresce il numero di giovani disoccupati, 29% a livello nazionale. 

"Il settore - dice il presidente 'under 40' di Confagricoltura, Nicola Motolese - può offrire molte interessanti opportunità, ma è necessario che le Istituzioni e il governo facilitino questo percorso".

L’occupazione nel primario, al contrario di quanto si potrebbe pensare, interessa, infatti, proprio i giovani. Quasi il 50% di chi lavora nel settore agricolo ha meno di 40 anni e la metà di questi è sotto ai 29 anni. “D’altronde anche il boom registrato dalle iscrizioni alle facoltà d’agraria - continua Motolese - prova che l’agricoltura moderna offre opportunità di lavoro, anche dipendente, interessanti e stimolanti”.

Il positivo trend di crescita dell’occupazione nel settore, registrato nel 2010 (+ 3,3% Istat), con due milioni di giornate lavorate in più, sembra confermarsi anche quest’anno. Sono, invece, ancora troppo pochi gli imprenditori giovani: per ogni “under 40” si contano ben 13 “over 65”. “E’ urgente promuovere ed incrementare le “new entry” nel settore”, sottolinea il presidente dell’Anga.

“Nonostante sia un periodo di grande crisi e di riduzione dei redditi agricoli, il settore è vitale ed essenziale per il Paese - conclude Motolese - E’ necessario intervenire concretamente con misure che rafforzino e agevolino l’ingresso di nuove forze giovani in agricoltura e occorre anche rendere il quadro normativo più stabile, permettendo così all’imprenditore di investire, competere e dare ancor più occupazione”.