“Volevo cominciare con una buona notizia: ho firmato il millesimo prodotto Dop in Europa, il 221esimo italiano e si tratta del Piacentino ennese, si tratta cioè di un prodotto tutto siciliano. La Sicilia deve esserne orgogliosa, e anche l’Italia, visto che un quarto dei prodotti Dop in Europa son italiani”.
“Qualche giornalista ha provato a farmi parlare male della Sicilia ma non ci è riuscito perché io amo questa regione, dove per molto tempo ho avuto anche una casa”.
Così il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Giancarlo Galan, ha dichiarato appena arrivato a Pachino, in Sicilia, dove ha portato il suo sostegno agli agricoltori e ai produttori del pomodoro di Pachino Igp.
“Uno dei problemi più gravi che colpisce il pomodoro di Pachino è quello della lunghezza della filiera, una questione che penalizza i produttori che non riescono a guadagnare abbastanza rispetto a quanto spendono. Voglio difendere tutti i prodotti Igp e tipici d’Italia allo stesso modo, egualmente intendo tutelare il pomodoro di Pachino come l’asparago di Badoere – ha dichiarato il ministro - Perché i produttori del pomodoro di Pachino sono così deboli nelle trattative con i distributori, tanto da non riuscire a spuntare un prezzo più alto nella vendita del loro prodotto? A Pachino sono 900 i produttori, perché solo 140 fanno parte del Consorzio Igp? Per lo Stato è facile promuovere un prodotto tipico quando i produttori sono uniti come nel caso del Parmigiano reggiano, ma diventa più difficile con il pomodoro di Pachino, visto che il consorzio non rappresenta tutti coloro che lo producono”.
Il ministro Galan ha poi dichiarato: “Il pomodoro di Pachino lo si può difendere con la legge sulle etichettature che abbiamo fatto approvare e che è contestata dagli industriali italiani e in Europa dai Paesi che ci copiano i prodotti”.
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Fonte: Mipaaf - Ministero delle politiche agricole alimentari forestali