Curioso quanti siano i modi di porgere una stessa notizia. Un esempio efficace arriva dai commenti che i quotidiani degli ultimi giorni hanno riservato all'annuale rapporto di Legambiente a proposito della presenza di “pesticidi” negli alimenti. Secondo la “Gazzetta di Reggio” del 19 giugno ogni giorno si mettono nel piatto frutta e verdura ai pesticidi. Toni allarmistici su “Metro” del 21 giugno che strilla nel titolo che i pesticidi sono raddoppiati. Troppi pesticidi nel piatto anche per il “Messaggero Veneto” del 19 giugno. Ma nello stesso giorno “Ore 12” informa i suoi lettori che il 99% della frutta che arriva sulle tavole è perfettamente in regola. C'è di che entrare in confusione, se non fosse per l'equilibrio del quotidiano “La Sicilia” che opportunamente dà spazio al rapporto di Legambiente e alle risposte di Agrofarma.
In tema di salubrità degli alimenti l'altro argomento del giorno è la “mozzarella blu”. Tutta colpa di un batterio, si legge su “Il Resto del Carlino” del 20 giugno, un'opinione riportata nello stesso giorno su “La Stampa” che intervista a questo proposito una ricercatrice dello Zooprofilattico di Torino. Di mezzo non ci sono solo i batteri, ma la scarsa qualità e igiene dei prodotti e il dito di “Repubblica” punta contro le importazioni indiscriminate e sulla esigenza di indicare le provenienze in etichetta. La notizia rimbalza anche all'estero con una breve su “Herald Tribune” dove le mozzarelle inquinate sembrano però quelle italiane e non quelle importate... Della vicenda si occupa anche la magistratura (giustamente), come scrivono “Il Mattino” e “La Stampa” del 21 giugno. Ed è ancora “La Stampa” ad occuparsi il 22 giugno della vicenda per commentare la posizione dell'azienda produttrice delle mozzarelle “blu” che riversa la colpa sull'Italia. Un originale modo di affrontare il problema.

 

Il 'caso' Nutella

Di etichette dei prodotti agroalimentari si è discusso molto anche al Parlamento europeo, ma i giornali hanno preferito puntare l'attenzione sul “caso” Nutella, che ha corso il rischio di dover cambiare il suo approccio con il consumatore. “La Repubblica” del 17 giugno ha parlato persino di “guerra” della Ue contro la Nutella, mentre “Il Sole 24 Ore”, si è soffermato più sui contenuti delle proposte avanzate a Strasburgo. Dalle pagine di “Avvenire” del 18 giugno si apprende che le preoccupazioni sulla definizione dei profili nutrizionali sono in parte rientrate grazie anche al voto contrario di alcuni europarlamentari. “Il Riformista” torna il 19 giugno sull'argomento dando voce agli Europarlamentari di parere opposto, simpaticamente definiti “i traditori della Nutella”. Tanto spazio alla Nutella ha messo in secondo piano la notizia più importante, quella della proposta europea di indicare in etichetta l'origine dei prodotti. A rimettere a posto le cose, dando spazio anche a questo argomento sono “Il Resto del Carlino” e “Il Giornale di Brescia” del 19 giugno.

 

Crisi e maltempo

L'attenzione su etichette e cibi avariati ha fatto dimenticare il tema della crisi dei campi, del quale si è però ricordato “Italia Oggi” che il 17 giugno dedica ampio spazio ad un'analisi di Confeuro sulla profondità dei problemi che assillano l'agricoltura italiana. E fra i problemi ci sono anche le tensioni sui mercati internazionali dei cereali dei quali scrive “Terra” del 16 giugno. A complicare il quadro ci si mette poi il maltempo con danni milionari, scrive “Il Giornale” del 18 giugno, mentre “Libertà” precisa che ad essere colpite sono 8 aziende su 10. Un quadro desolante quello proposto da “Il Resto del Carlino” del 22 giugno, dove si chiede lo stato di calamità per Emilia e Marche flagellate dal maltempo. Per fronteggiare le difficoltà non si potrà nemmeno ricorrere ai fondi dei Psr, che rischiano di essere persi. Se ne parla su “La Gazzetta del Mezzogiorno” ricordando le iniziative del ministro Galan per scongiurare questa ipotesi. Tutta colpa di un metodo sbagliato che impedisce di usare le risorse, afferma il 20 giugno “La Discussione”. A proposito di finanziamenti, dalle pagine de “L'Opinione” del 16 giugno si apprende delle nuove nomine in Agea che Galan sprona, come si legge su “Italia Oggi”, ad operare con celerità ed efficienza.

 

Il vino visto da Assoenologi

Torna sulle pagine dei giornali il vino, merito del congresso di Assoenologi che si è svolto a Merano, dove sono stati messi in evidenza i buoni risultati raggiunti nell'export. Se ne parla diffusamente su “Il Sole 24 Ore” del 20 giugno, dove si sottolinea anche la migliore situazione di mercato, con i prezzi che sembrano aver terminato la fase di flessione. Ci sarà comunque da tirare la cinghia dichiara ad “Italia Oggi” il presidente di Assoenologi Giancarlo Prevarin. Intanto dalla “Gazzetta del Mezzogiono” del 16 giugno si apprende che si beve meno vino ma di migliore qualità e anche questo è un dato emerso dalle analisi di Assoenologi.