L’attività di controllo è importante per difendere il prestigio di un vino come il Chianti che si classifica con oltre 800 mila ettolitri al primo posto tra le denominazioni di origine italiane (Doc/Docg) e che svolge all’estero un importante ruolo di traino per l’intero Made in Italy. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’indagine avviata dalla Guardia di finanza di Siena per frode in commercio che coinvolge 42 aziende di produzione del Chianti Docg e dell'Igt Toscano.

Il Chianti, sottolinea la Coldiretti, rappresenta il territorio e la cultura della regione d’Italia più conosciuta e amata nel mondo dove è uno dei vini piu’ conosciuti con la Germania e gli Stati Uniti che sono i principali paesi di esportazione. Un patrimonio da difendere anche per contrastare il preoccupante crollo dei prezzi delle uve che stanno mettendo a rischio il futuro dei vigneti.

Il Chianti - conclude la Coldiretti - è un prodotto simbolo della produzione vitivinicola nazionale che è stimata pa ri a 46 milioni di ettolitri, inferiore alla media degli ultimi cinque anni, con ben il 60 per cento commercializzata sotto una delle 477 denominazioni di origine (Docg, Doc e Igt) riconosciute in Italia.