‘Occorre impegnarsi per una vera e propria rivisitazione strutturale delle politiche e cambiare il corso delle cose’. Così esordisce il presidente dell’Anga, Marco Saraceno, al workshop, svoltosi presso la sede della Confagricoltura, dal titolo ‘Le proposte dei giovani agricoltori italiani per l’agricoltura europea. Diamo un futuro a chi ha futuro’.
I prezzi all’origine dei prodotti agricoli in Italia sono scesi rispetto al 2000 dell’1,8%; i costi sono aumentati del 28%. Ecco perché i redditi dei nostri agricoltori sono calati di quasi il venti per cento rispetto al livello medio del 2000-2004. Mentre i redditi degli agricoltori dell’Europa a 15 sono praticamente rimasti fermi negli ultimi anni.
‘Agli europarlamentari chiediamo tre cose: far conoscere ai cittadini europei cos’è stata e cos’è la politica agricola comunitaria; comunicare l’importanza di quelle risorse nel bilancio Ue e quanto valgono in termini di obiettivi strategici’, ha dichiarato il presidente dell’Anga, ‘Poi vanno confermate le risorse agricole anche per il dopo 2013. Un’esigenza imprescindibile che garantirebbe sicurezza e affidabilità alle politiche soprattutto in questa delicata fase recessiva’.
Conclude Saraceno: ‘Infine, chiediamo una Pac che premi finalmente le vere imprese come non ha fatto sinora. E che crei il contesto giusto per esaltare la competitività ed il talento di noi giovani agricoltori’.
Le altre proposte dell’Anga riguardano il miglioramento dell’accesso al primo insediamento, il pagamento unico degli aiuti su base storica, il pagamento nell’ambito del Psr del subentro, il finanziamento di un fondo per la formazione degli operatori.