Dalla genetica del grano duro, fino al prodotto finito. Il percorso che porta sulle tavole di noi italiani i 28 kg di pasta che in media consumiamo ogni anno è lungo e articolato. Prende il via ancora prima del momento della semina, ad esempio nei laboratori e nei fitotroni (ambiente controllato per ottenere più velocemente le linee fissate con le caratteristiche ricercate) per l’attività di ricerca e di breeding. E passa per la promozione della dieta mediterranea come 'patrimonio dell'umanità'.

Occasione per conoscere ed approfondire questo percorso sarà PastaTrend, il nuovo evento fieristico che aprirà i battenti a Bologna, dal 24 al 27 aprile 2010.

'La nuova manifestazione' ha commentato il presidente di Bologna Fiere, Fabio Alberto Roversi Monaco, nell'ambito della conferenza stampa di presentazione 'è una significativa occasione per valorizzare una delle eccellenze gastronomiche italiane, la pasta. All'intera filiera di questo prodotto, dalla materia prima alla produzione e successiva distribuzione, intendiamo offrire il nostro know how per organizzare un evento che vada a colmare una lacuna del sistema fieristico. La manifestazione sarà di valido supporto per sviluppare la conoscenza e la commercializzazione di questo alimento che caratterizza, in tutto il mondo, la cultura gastronomica italiana e a dare risalto alle numerose tipicità del nostro territorio.'

Il primato della pasta italiana non si esprime solo attraverso i numeri: è 'Made in Italy' il 26% dell'intera produzione mondiale di pasta (che nel 2008 ha raggiunto i 13 milioni di tonnellate) ed il 75% della produzione nei paesi dell'Unione europea. come dire che tre piatti di pasta su quattro, consumati nel vecchio continente, sono di origine italiana.

 

PastaTrend vedrà Bologna farsi 'in quattro' per la pasta.

Quattro saranno le aree specializzate del salone: materie prime e impianti (dai cereali alle tecnologie); pasta sughi e ingredienti; accessori cucina e ristorazione; gastronomia, chef e degustazioni. Quattro saranno i giorni dell'evento, con i primi due dedicati agli operatori e gli ultimi aperti al pubblico.

 

Dalla spiga di grano alla forchetta

'La filiera della pasta ricopre un ruolo di notevole importanza nel sistema produttivo ed economico nazionale', evidenzia Paolo De Castro, vice presidente della commissione agricoltura e produzione agroalimentare al Senato e responsabile del comitato scientifico di PastaTrend. 'Il protagonismo e le capacità che gli artigiani e gli industriali della pasta da sempre mettono in campo sono un patrimonio che tutto il mondo ci invidia. I numeri del comparto sono positivi non per un miracolo, ma perché questa Italia produttiva può contare su una genetica agraria di altissimo livello, su tecnologie e impianti all'avanguardia e su un'eccezionale capacità di presentare il prodotto finito. Anche il tema delle biotecnologie sarà affrontato. Pur con prudenza e considerando il principio di precauzione, è necessario affrontare questo tema, senza chiudersi, senza tabù, valorizzando i grandi primati che anche la ricerca italiana sta ottenendo in questi ambiti.'

 

In questo momento di crisi, la pasta svolge anche un ruolo primario nel garantire il... buon umore!

E' la tesi di Giorgio Calabrese, vice presidente dell'Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione. Tesi avallata dalla testimonial di eccezione dell'evento, Marisa Laurito. 'Le proprietà della pasta hanno la capacità di scatenare la reazione che produce la serotonina, il cosiddetto ormone del buon umore. Diciamo di più: un piatto di pasta, associato a un buon bicchiere di vino rosso e a una barretta di cioccolato, è la triade perfetta per triplicare la serotonina. E. quindi, riportare nell'individuo fiducia e ottimismo.

Insomma, la crisi si combatte anche e soprattutto a tavola.'