Si spera che l'arrivo della stagione fredda possa dare un aiuto alla riduzione dei casi di dermatite nodulare bovina.
Per ora, a dispetto delle misure prese, nuovi casi si registrano in Sardegna e anche in Francia.
Trasmessa prevalentemente da insetti dotati di apparato pungente e succhiante, come zanzare, mosche e zecche, questa malattia era comparsa a inizio estate, prima in Sardegna e poi in un allevamento del mantovano.
Mentre in Lombardia non si sono verificati altri casi, tra il 24 settembre e il 10 ottobre sono stati segnalati otto nuovi focolai nelle province di Nuoro e Sassari.
La malattia
È stato così necessario rimodulare le misure di protezione e sorveglianza con le conseguenti limitazioni alle attività di allevamento e movimentazione degli animali nelle aree interessate dalla malattia.
La dermatite nodulare contagiosa, AgroNotizie® lo ha già ricordato, si manifesta con la comparsa di caratteristici noduli cutanei, diffusi in particolare su testa e collo e anche sulla mammella.
I noduli possono andare incontro a necrosi e infettarsi, la mortalità è bassa, ma nelle bovine gravide può determinare aborto, mentre nei maschi si ha infertilità.
Lenta la guarigione, non priva di conseguenze sulla produttività degli animali.
Nuovi focolai
Dopo quelli segnalati in luglio, nuovi focolai anche in Francia, con sette episodi della malattia nei dipartimenti dell'Ain (regione Alvernia-Rodano-Alpi), del Giura (regione Borgogna-Franca Contea) e nella regione dell'Occitania.
Il virus che ne è responsabile ha dunque allargato il suo raggio di azione, spostandosi verso l'Ovest della Francia, pur rimanendo anche nei pressi dei confini con Svizzera e Italia.
Un'espansione che ha convinto le autorità sanitarie francesi a deliberare ulteriori e più severe misure di contenimento del patogeno.
All'origine dei nuovi focolai, si apprende dal Ministero dell'Agricoltura francese, il mancato rispetto delle norme in tema di movimentazione degli animali.
In Francia si è così deciso di sospendere tutte le manifestazioni fieristiche che vedono la presenza di bovini.
Misura ancor più severa è il divieto di uscita dei bovini dalla Francia, unitamente a sanzioni più severe per chi non rispetterà queste misure, destinate a restare in vigore sino al 4 novembre 2025.
La dermatite nella Ue
A livello europeo la dermatite nodulare contagiosa è contemplata fra le malattie di categoria A, che comprende patologie non presenti normalmente sul territorio dell'Unione e che richiedono specifiche misure di contenimento.
Per questo la Commissione Europea ha emanato in questi giorni un'ulteriore Decisione di Esecuzione con la quale si aggiornano le misure da adottare per il controllo della dermatite in Sardegna, dopo la comparsa degli ultimi otto focolai.
Analoga Decisione è stata emanata dalla Commissione Europea per i casi di dermatite registrati in Francia.
L'intervento delle autorità sanitarie dell'Unione si è esteso anche alla Spagna, dopo la conferma di due focolai a inizio ottobre.
Questi ultimi sono stati registrati nei comuni di Castelló d'Empuries e Peralada, nella comarca di Alt Empordà, nella provincia di Girona, in Spagna.
La vaccinazione
In Francia e in Italia le misure di contenimento del virus comprendono anche la vaccinazione, che in Sardegna ha preso il via a inizio luglio.
L'Istituto Zooprofilattico della Sardegna ha messo a disposizione delle Asl del territorio regionale 300mila dosi di vaccino.
Ampia la copertura già realizzata, sebbene si siano registrati ritardi nel completare le operazioni.
Il piano di vaccinazione è ancora in corso ed è auspicabile una forte adesione da parte degli allevamenti.
I recenti nuovi casi della virosi confermano che la situazione richiede un ulteriore sforzo sul fronte della prevenzione.
AgroNotizie® è un marchio registrato da Image Line® Srl Unipersonale






























