"Con la certificazione sanitaria che l'Unione europea ha riconosciuto alla Puglia, quale regione indenne da brucellosi, avremo più sicurezza alimentare e daremo più valore ai nostri allevamenti". Così ieri sera l'assessore alla Salute di Regione Puglia, Pierluigi Lopalco, annunciando e commentando la decisione di esecuzione 2021/385 del 2 marzo scorso, con la quale la Commissione europea ha certificato lo status di "ufficialmente indenne da brucellosi" per alcune province pugliesi: Bari, Barletta-Andria-Trani e Taranto per la brucellosi ovi-caprina, Bari, Barletta-Andria-Trani e Lecce per la stessa malattia bovina e bufalina, che si aggiungono a Brindisi già indenne dal 2016.

La brucellosi è una zoonosi di origine batterica, molto diffusa a livello mondiale, che colpisce gli animali ma, tramite gli alimenti soprattutto derivati dal latte, può trasmettersi all'uomo causando aborto, sterilità e sintomi influenzali.
 

Le dichiarazioni di Lopalco

"Questa certificazione sanitaria - ha aggiunto Lopalco - arriva dopo il susseguirsi di ordinanze del ministero della Salute e del presidente della Giunta regionale, Michele Emiliano, che hanno via via disposto controlli periodici della popolazione animale ed eventuale eliminazione degli animali positivi, riducendo in modo drastico sia le infezioni negli allevamenti sia i numeri registrati tra casi umani".

"L'obiettivo finale
- ha concluso l'assessore - è il riconoscimento di regione ufficialmente indenne, status che garantisce la sicurezza alimentare, valorizza il patrimonio zootecnico del territorio e le sue filiere produttive, agevola gli scambi di animali vivi, carne e prodotti a base di latte, a livello europeo ed extraeuropeo". Uno status che, sarà raggiunto quando anche la provincia di Foggia potrà essere aggiunta al novero delle province indenni.
 

Il provvedimento della Commissione Ue

Le determinazioni della Commissione europea - assunte con decisione di esecuzione 2021/385 riguardano anche altri territori italiani - sia per la dichiarazione di territori indenni da brucellosi che da tubercolosi e l'approvazione dei piani di eradicazione della malattia virale di Aujeszky, che colpisce i suini. Ecco la sintesi del provvedimento.
 

Territori ufficialmente indenni da Brucellosi negli ovi caprini

Per la Commissione Ue, i territori indicati dalle autorità italiane che soddisfano le condizioni previste dalla direttiva 91/68/Cee e possono essere riconosciuti ufficialmente indenni da brucellosi per quanto riguarda gli allevamenti ovini e caprini, sono i seguenti:
  • la regione Abruzzo
  • le province di Catanzaro e Cosenza (Calabria)
  • la provincia di Benevento (Campania)
  • le province di Bari, Barletta-Andria-Trani e Taranto (Puglia).
     

Territori ufficialmente indenni da Tubercolosi nei bovini

Secondo la Commissione Ue soddisfano le condizioni dettate dalla direttiva 64/432/Cee e sono quindi riconosciuti come ufficialmente indenni da tubercolosi, per quanto riguarda gli allevamenti bovini, i seguenti territori:
  • la regione Molise
  • la provincia di Matera nella regione Basilicata
  • la provincia del Sud Sardegna nella regione Sardegna.
     

Territori ufficialmente indenni da brucellosi nei bovini

Soddisfano le condizioni poste dalla direttiva 64/432/Cee e sono quindi riconosciute come ufficialmente indenni da brucellosi per quanto riguarda gli allevamenti bovini:
  • le province di Bari, Barletta-Andria-Trani e Lecce nella regione Puglia
  • le province di Avellino, Benevento e Napoli nella regione Campania.
     

Programma di eradicazione Aujeszky

L'Italia ha presentato i suoi programmi di controllo delle popolazioni di suini per l'eradicazione della malattia virale di Aujeszky per 13 regioni. La Commissione li ha valutati positivamente. Entrano così nell'elenco i territori in cui si applicano i programmi riconosciuti dall'Unione. Per l'Italia vi sono elencate le regioni: Abruzzo, Puglia, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Sicilia, Trento, Toscana, Valle d'Aosta, Umbria, Veneto.