L'emergenza per il coronavirus e le misure di quarantena non fermano l'appuntamento per l'asta dei migliori riproduttori della Chianina, Marchigiana e Romagnola.
L'Anabic, l'Associazione nazionale allevatori di bovini italiani da carne, ha infatti organizzato una versione telematica per garantire l'evento che vede in vendita i migliori vitelli in uscita dalle prove di performance.

La situazione di emergenza sanitaria in atto impedisce infatti la convocazione di riunioni di persone, ed ha bloccato anche la possibilità di svolgere la manifestazione che radunava gli interessati presso il Centro genetico dell'Anabic a Perugia.

E così l'asta avrà modalità straordinarie sfruttando al meglio gli strumenti informatici disponibili, come descritto dal regolamento della stessa.

Per di favorire una scelta più ponderata possibile da parte degli allevatori interessati è stato messo a punto un nuovo sistema di presentazione degli animali che prevede la pubblicazione, sul sito internet e sulla pagina Facebook dell'Anabic, dei video di ciascuno dei torelli presentati all'asta, con tutti i dati genealogici ed i risultati del performance test.

Inoltre è possibile consultare online i cataloghi di ciascuna razza, direttamente anche da queste pagine:
E' stata impostata anche una nuova modalità con caratteristiche di semplicità e sicurezza per la presentazione delle offerte di acquisto per i vari capi iscritti all'asta, tramite la compilazione di un modulo con il quale l'allevatore interessato potrà presentare la propria offerta di acquisto a mezzo Pec presso un notaio in Perugia. Scarica il modulo per le offerte.

La scelta di utilizzare un notaio è stata fatta per garantire a tutti gli allevatori la massima riservatezza nello svolgimento dell'asta ed in particolare nella presentazione delle offerte e nella loro valutazione, nonché nella proclamazione dei vincitori che sarà fatta dallo stesso notaio, come ha spiegato il presidente dell'Anabic Luca Panichi.

Una modalità di asta inedita, come ha sottolineato il direttore dell'Anabic Stefano Pignani, con l'uso di mezzi informatici che stanno diventando fondamentali anche per il settore zootecnico in questo tempo di emergenza (che probabilmente durerà ancora a lungo), ma che sono anche una occasione per fare un ulteriore passo avanti verso una zootecnia sempre più smart ed innovativa.