Si è riunito il Consiglio di amministrazione dell'Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno.
Il Cda, presieduto da Franco Roperto e composto da Aldo Grasselli, Salvatore Aloisio, Giuseppe Iovane e Vincenzo Peretti, nel corso della riunione, ha preso atto della nomina di Antonio Limone, direttore generale dell'IzsM, a coordinatore ufficiale dei dieci Istituti zooprofilattici sperimentali d'Italia.

Il direttore Limone viene così designato quale portavoce degli istituti zooprofilattici italiani nell'ambito dell'Organizzazione mondiale della Sanità Animale - Oie. La nomina è stata ratificata dal ministero della Salute nel corso dell'incontro avvenuto lo scorso 11 dicembre.

Ad Antonio Limone, impegnato a Parigi nel 12th meeting of the Advisory Committee of the OIE World Fund in qualità di coordinatore degli Istituti zooprofilattici sperimentali di Italia, sono stati formulati da parte del Consiglio di amministrazione gli auguri per l'incarico ed è stata espressa la soddisfazione per la nomina che vede in prima linea l'IzsM di Portici (Napoli).

Limone nella nuova veste ha preso parte alla presentazione dei primi progetti della fase operativa del Memorandum of Understanding, l'accordo di collaborazione della durata di quattro anni siglato a settembre 2017 tra l'Organizzazione mondiale della sanità Animale (Oie), il ministero della Salute e la rete degli Istituti zooprofilattici sperimentali per l'elaborazione di strategie comuni nella promozione dell'approccio One Health alla sanità pubblica e per la sicurezza alimentare.

Nel corso del 12° Advisory Forum del Fondo mondiale della sanità e del benessere animale, tenutosi a Parigi presso la sede dell'Oie, la delegazione italiana, composta dal direttore generale della sanità animale e dei farmaci veterinari del Ministero della salute e capo dei servizi veterinari italiani, Silvio Borrello e dal direttore generale dell'IzsM, Antonio Limone, portavoce degli Istituti zooprofilattici italiani in ambito internazionale Oie, ha presentato tre proposte operative da applicare, a livello internazionale, per supportare l'impegno dell'Oie nell'ambito della tutela della sanità animale e della salute pubblica a livello globale.

Le tre proposte sono:
  • Una piattaforma epidemiologica informatica per rafforzare le attività di individuazione precoce mediante programmi di sorveglianza entomologica;
  • La partecipazione dell'Oie al Progetto ErfAn (Enhancing research for Africa network), una rete di laboratori e scuole veterinarie che coinvolge ad oggi otto paesi dell'Africa sub-sahariana appartenenti alla Comunità di sviluppo del Sud Africa e 4 paesi nordafricani appartenenti all'Unione del Maghreb arabo;
  • Una biobanca virtuale da realizzare in Italia, finalizzata a supportare i centri di referenza.