Le recenti notizie provvenienti dalla Germania sull'inquinamento di prodotti di origine animale con diossine hanno profondamente colpito l'opinione pubblica europea e quella italiana. L'Associazione per la Scienza e le Produzioni animali é direttamente interessata a mettere a disposizione dei produttori, dei trasformatori e dei consumatori il supporto scientifico per comprendere meglio il fenomeno, valutarlo in termini reali e per prevenirlo.
Le diossinie e diossine_simili sono una vasta famiglia di prodotti originati da processi di combustione di vario genere. Esse sono pervasive e si accumulano nei grassi degli animali che ingeriscono alimenti inquinati. Si accumulano anche nel terreno e sulle piante per fallout di fumi da combustione.
La chimica delle diossine è ben conosciuta, ma l'applicazione routinaria di sistemi di analisi continua non è attualmente fattibile a causa degli elevati costi analitici. L'analisi del rischio di contaminazione con diossine necessita di conoscenze appropriate sulle fonti generali e, soprattuto, puntuali di inquinamento per la gestione di piani di monitoraggio affidabili e quindi per una corretta gestione del rischio.
La corretta tecnica di almentazione, che implica il continuo controllo degli alimenti e dei mangimi, associata ad una buona prassi zootecnica che impedisca il rilascio anche di piccole quantità di diossine nell'ambiente di allevamento, sono le precauzioni di base per garantire la filiera degli alimenti di origine animale.
In Italia, l'Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con gli Istituti Zooprofilattici e altri centri di ricerca universitari, sulla base anche delle ricerche condotte dai ricercatori dell'Aspa, studiano in continuità l'ambiente e gli alimenti per abbattere il rischio di contaminazione, anche da altre sostanze tossiche oltre le diossine, e renderlo trascurabile.
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Fonte: Aspa - Associazione per la Scienza e le Produzioni animali