Il progetto Micomais prevede l'impiego di funghi micorrizici arbuscolari (Aegis Microgranulo) nella coltivazione di mais in condizioni di pieno campo, unito all'adozione di rotazioni colturali con erbai di leguminose da foraggio (trifoglio) al fine di ridurre l'applicazione di fertilizzanti chimici, la perdita di nutrienti nell'ambiente e gli interventi anticrittogamici.
L'innovazione di processo che si propone di applicare al comparto maidicolo-foraggero è stata collaudata presso il Centro di sperimentazione di Castel Volturno del Dipartimento di agraria dell'Università di Napoli Federico II e in alcune aziende agricole rappresentative della realtà produttiva della Piana del Volturno, tipicamente votata alla produzione zootecnica e alla coltivazione del mais.
L’impiego di funghi micorrizici offre importanti vantaggi agronomici, economici ed ambientali:
- Aumento dell’apparato radicale (> superficie assorbente).
- Migliore assorbimento di fosforo e microelementi (Fe, B, Zn).
- Resistenza agli stress idrici (aumenta la disponibilità di acqua).
- Resistenza alla salinità elevata.
- Maggior resistenza ai patogeni radicali
- Riduzione dell’antagonismo per l’assorbimento degli elementi nutritivi.
- Miglioramento della struttura del terreno e attenuazione dei fenomeni di stanchezza.
- Miglior efficacia dei fertilizzanti.
Il collaudo di inoculi micorrizici Italpollina, efficaci in diversi sistemi produttivi e in un ampio intervallo di condizioni edafiche, congiuntamente all'applicazione di altre tecniche colturali, potrà aiutare gli agricoltori a raggiungere un'ottimizzazione del sistema produttivo, con ricadute positive sia sul bilancio aziendale sia sull'ambiente rispetto al metodo di convenzionale.
Per maggiori informazioni: www.micomais.org
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Fonte: Italpollina