Poca attenzione si è posta finora alla tempistica di assorbimento del fosforo, lasciando di fatto che sia la coltura a "procuraselo" se l’analisi del terreno ne evidenzia una buona dotazione o distribuendo a pieno campo concimi tradizionali fosfatici o binari azoto-fosforo in presemina trascurando però di valutare l’efficienza di queste applicazioni: quanto fosforo di quello distribuito verrà utilizzato realmente dalla coltura e in che periodo?
La localizzazione di concimi microgranulati alla semina a base di fosforo solubile e microelementi sta rivelandosi un’arma in più per pilotare la crescita e lo sviluppo anche dei cereali autunno-vernini verso i migliori risultati quanti-qualitativi: Umostart Cereal è il formulato appositamente creato da Agroqualità per rispondere alle esigenze nutrizionali dei frumenti italiani.
La spinta sull'apparato radicale
La disponibilità di fosforo e microelementi nelle prime fasi del ciclo colturale fanno sì che l’apparato radicale si sviluppi in modo rapido e armonico nel periodo precedente allo stop invernale; nel periodo post-semina il terreno può presentare ancora temperature abbastanza elevate e la temperatura influenza direttamente la crescita anche del diametro della radice; questo a sua volta influenza l’assorbimento dei nutrienti (maggior diametro > efficienza di assorbimento); si innesca così un processo “virtuoso” che è la premessa per uno sviluppo ottimale della coltura (recenti studi di fisiologia della radice del frumento dimostrano che una carenza di fosforo nelle prime fasi fa sì che la successiva crescita anche dell’apparato fogliare risulti penalizzata – Neumann, Università di Stoccarda, 2004). Allorchè le temperature si abbassano ulteriormente l’assorbimento del fosforo diventa più difficoltoso per cui la presenza di fosforo nella soluzione circolante rilasciato da ogni microgranulo di Umostart per un periodo medio di 60gg dall’applicazione rappresenta una riserva fondamentale per garantire l’ulteriore crescita della radice.
Il confronto tra la lunghezza dell’apparato radicale di cereali concimati con Umostart Cereal rispetto al testimone cresciuto in un terreno con sufficiente dotazione di fosforo (14 p.p.m. di fosforo elemento P – Olsen) ha evidenziato una crescita 5 vote superiore dell’apparato radicale e un raddoppio del peso secco della pianta intera (Miele, Università di Pisa, 1998).
Questo sviluppo dell’apparato radicale consente di meglio assorbire, in caso di inverni caldi e moderatamente umidi, l’azoto che si è mineralizzato nel periodo autunnale ma soprattutto di sfruttare, grazie ad una miglior intercettazione, l’azoto che verrà distribuito in uscita dall’inverno. Questo è un vantaggio fondamentale sia in termini agronomici che ambientali anche per assicurare a fine inverno l’accestimento ottimale; la “preparazione della coltura” ottenuta con Umostart Cereal conferisce maggior solidità (il culmo si presenta più robusto e consistente) e consente di ottenere successivamente una maggior resistenza all’allettamento (per il miglior affrancamento e i tessuti più compatti).
Piccole dosi per grandi risultati
Il quantitativo ottimale di Umostart Cereal è di 10 kg ogni 50 kg di grano per cui il dosaggio ad ettaro medio oscilla tra i 35 e i 40 kg, quantitativo decisamente inferiore a quello dei concimi tradizionali come il fosfato biammonico applicato normalmente tra i 150 e i 300 kg ad ettaro.
Questa sensibile riduzione è possibile grazie alla elevata efficienza di assorbimento del fosforo di Umostart Cereal e alla localizzazione dei microgranuli che distribuiti nel solco di semina fanno sì che la concentrazione di fosforo nel volume esplorato inizialmente dalle radici sia 25 volte superiore a quello dei concimi tradizionali distribuiti a spaglio sull’intera superficie. Inoltre grazie al numero elevato di microgranuli il fosforo è distribuito in modo omogeneo ed è a disposizione di ogni cariosside in modo uniforme così da assicurare una crescita equilibrata di tutte le piantine.
Microelementi mirati e reazione fisiologicamente acida: le chiavi per un effetto immediato
Se il fosforo fornisce l’energia che il sistema radicale e la pianta intera utilizzano per crescere, i microelementi come zinco, ferro e manganese rappresentano, soprattutto nella fase iniziale, i “catalizzatori” che accelerano molte reazioni biochimiche-enzimatiche all’interno della radice, in particolare la formazione dei composti proteici a partire dallo ione nitrico.
La capacità di assorbimento di cationi bi e trivalenti da parte delle radici dei cereali non è elevata e per ovviare a problemi di antagonismo Umostart Cereal contiene questi tre microelementi, fondamentali nella fase iniziale, nei giusti rapporti; il quantitativo ad ettaro che ne risulta non va visto come una applicazione anticarenza ma come il necessario apporto per far funzionare al meglio quel complesso laboratorio che è l’apparato radicale dei cereali autunno-vernini.
Nelle prime fasi di rapida crescita, a questo proposito, UMOSTART presenta un ulteriore vantaggio rispetto a qualsiasi altro concime “starter”: per le particolari materie prime utilizzate ha un pH fortemente acido che nella rizosfera risulta particolarmente utile per correggere, nel microsito attorno alla superficie radicale, i pH alcalini della maggior parte dei suoli italiani facendo risparmiare energia alla coltura che per sbloccare il fosforo retrogradato dal calcare attivo rilascia nel terreno elevati livelli di fosfatasi acida (enzima prodotto appunto con elevato dispendio di energia).
Miglioramenti quanti-qualitativi
Senza ignorare che è la corretta gestione dell’azoto in copertura unitamente ad un andamento climatico favorevole la vera chiave di volta per un soddisfacente livello produttivo finale, Umostart Cereal pone le basi perchè questi due fattori possano al meglio esplicare il loro effetto oppure per limitare i danni nel caso che non decorrano a vantaggio della coltura; l’efficienza delle concimazioni azotate è migliorata comunque perchè cresce l’aliquota di questo elemento che viene sfruttata dalla coltura.
Un apparato radicale più sviluppato può anche consentire di superare stress idrici negli areali del centro-sud Italia più soggetti e un ciclo più accelerato da fine inverno può consentire di avere più tempo a disposizione per raggiungere un buon riempimento finale delle cariossidi.
Ripetute esperienze su grano duro in centro Italia e su frumento tenero nel nord-est confermano incrementi di produzione a vantaggio di Umostart Cereal (in molti casi pari all’8-10%).
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Fonte: Agronotizie