I cambiamenti climatici e la globalizzazione degli scambi commerciali impongono, infatti, un approccio più armonizzato e proattivo per garantire lo stesso livello di protezione fitosanitaria in tutta l'Ue e condizioni di parità per i numerosi operatori e produttori commerciali dell'Unione. Per questo, i nuovi regolamenti comunitari incrementano i controlli alle importazioni e alla circolazione dei vegetali e introducono strutture e procedure specifiche per una gestione più rapida ed efficace delle emergenze fitosanitarie e, inoltre, fissano i requisiti minimi delle strutture di controllo e dei laboratori nonché accrescono le responsabilità di tutte le parti coinvolte, in particolare le autorità competenti e gli operatori professionali.
"Le realtà regionali del Servizio fitosanitario sono oggi estremamente diversificate sia per strutture che per allocazione delle risorse umane e tecniche - dichiara il sottosegretario Giuseppe L'Abbate -. Uno scenario che ci impone un riordino ed una riorganizzazione, così da rendere celeri, efficienti ed efficaci gli interventi e le misure da attuare per fronteggiare le oltre venti emergenze fitosanitarie attualmente presenti sul territorio nazionale, tra le più note Xylella fastidiosa e Cimice asiatica".
La nuova bozza del testo normativo si concentra su: modifica del ruolo e della composizione del Comitato fitosanitario nazionale (Cfn), definizione del ruolo e delle competenze del Crea Dc (Difesa e certificazione), nuova gestione delle emergenze fitosanitarie, istituzione di una unità centrale di Segretariato per le emergenze fitosanitarie, realizzazione di un sistema informativo nazionale centralizzato, razionalizzazione dei punti di entrata, ridefinizione delle figure del personale fitosanitario e adeguamento almeno alle dotazioni minime, definizione delle procedure di controllo uniformi attraverso la realizzazione di un Manuale nazionale, formazione e aggiornamento permanente del personale fitosanitario.
Sulla bozza di riordino del Servizio fitosanitario nazionale si attende il concerto degli altri ministeri interessati. La riforma viene completata dall'elaborazione, nell'ambito della medesima delega, di altri tre testi normativi di base inerenti i materiali di moltiplicazione delle sementi dei fruttiferi e della vite e strategici per tali settori, in considerazione delle strette connessioni con il settore fitosanitario.
Gli interventi e i contributi dei partecipanti hanno evidenziato una piena condivisione delle linee generali della proposta e hanno ribadito la necessità di un costante flusso di informazioni tra la cittadinanza, il mondo produttivo e il Servizio fitosanitario nazionale al fine di rendere efficace il sistema nazionale di protezione delle piante.
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Fonte: Giuseppe L’Abbate, sottosegretario alle Politiche agricole