È la notizia che gli agricoltori aspettano da mesi perché Trissolcus japonicus, acerrimo nemico di Halyomorpha halys, è veramente l’unica vera speranza di vincere la lotta contro la cimice. Nella pratica oggi, 31 marzo 2020, è stato approvato in via definitiva il decreto attuativo del provvedimento del presidente della Repubblica 102/2019.
Sappiamo che i tecnici del Servizio fitosanitario sono pronti: il piano per la moltiplicazione e i successivi lanci è stato già stilato nel minimo dettaglio. “Finalmente, è un risultato sperato e fortemente voluto”, è il commento a caldo rilasciato al telefono, ad AgroNotizie, dall’assessore all’Agricoltura dell’Emilia Romagna, Alessio Mammi. L’Emilia Romagna è infatti fra le regioni che nel 2019 ha subito i maggiori danni da cimice asiatica, insetto che attacca un’incredibile varietà di colture: dalle pere ai kiwi, da nettarine e pesche fino al mais. I danni, solo per la regione Emilia Romagna si aggirano fra i 250 e i 300 milioni di euro.
Non solo l’approvazione del decreto attuativo del 102/2019 relativo alla vespa samurai, ma c’è stato un altro passaggio importante oggi in Conferenza Stato-Regioni. Si tratta dell’approvazione di un altro decreto del ministero delle Politiche agricole, quello recante "Misure di emergenza per la prevenzione, il controllo e il contrasto della cimice asiatica": “Si tratta di una misura fondamentale – ha detto ancora Mammi ad AgroNotizie – che deve essere trasmessa alla Commissione europea per poter concedere gli indennizzi compatibilmente con la normativa in materia di aiuti di Stato e avviare la raccolta delle domande da parte delle aziende agricole”.
Ricordiamo infatti che è stato dichiarato lo stato di calamità per il 2019 per Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Lombardia (si è in attesa per Veneto e Piemonte). Per fare partire la raccolta delle domande da parte degli agricoltori bisogna quindi attendere il via libera di Bruxelles: “Bisogna tenere presente – ha continuato l’assessore – che, in base a una circolare dello stesso ministero, emanata nel contesto dell’emergenza coronavirus, sono sospese tutte le domande riguardanti il Fondo di solidarietà nazionale, per ora, fino al 16 aprile”.
I famosi 45 giorni di tempo per presentare le domande non scatteranno quindi prima del 16 di aprile: “Noi siamo pronti con l’applicativo regionale che consente di caricare le domande completamente online, senza necessità di andare negli uffici regionali”.