I nematodi galligeni delle radici sono ben noti per la loro capacità di produrre danni a numerose colture floricole e orticole (solanacee, cucurbitacee, ecc.); oltre 50 specie vegetali sono annoverate tra i possibili ospiti.

Questi nematodi appartengono al genere Meloidogyne e vivono tipicamente nel terreno dove trovano l'ambiente ideale per svolgere il loro ciclo vitale. Le femmine adulte e le forme giovanili (4 per completare il ciclo) a partire dalla seconda età sono responsabili di gravi danni ed alterazioni a carico delle radici.

L'apparato radicale così danneggiato perde funzionalità, tanto che le piante mostrano uno sviluppo stentato, un aspetto clorotico e internodi raccorciati; tutto questo ovviamente si ripercuote sulla fruttificazione sia in termini qualitativi, sia quantitativi, per le ridotte dimensioni e la scarsa allegagione. In particolare i frutti in fase precoce di sviluppo rimangono di piccole dimensione, mentre quelli già oltre l'invaiatura perdono consistenza e si possono osservare raggrinzimenti dell'epicarpo.

Negli ambienti mediterranei si sono stimate perdite di produzione che possono arrivare anche al 60% nelle condizioni peggiori (sono noti anche casi di perdita totale della produzione).

Le condizioni che favoriscono la formazione di ingenti popolazioni di questi fitofagi sono innanzitutto rappresentate dalla monocoltura intensiva e la presenza dei nematodi galligeni rappresenta uno dei tasselli che vanno a comporre il quadro della cosiddetta 'stanchezza del terreno'.

Di recente, in considerazione della maggior importanza assunta dai mezzi biologici nell'ambito dei Disciplinari di produzione integrata e sull'onda della legislazione che regola l'agricoltura sostenibile, hanno assunto grande rilevanza le tecniche di difesa che si basano sull'impiego di mezzi microbiologici o su estratti vegetali, con particolare riferimento all'estratto di aglio.

Biogard, divisione di CBC (Europe), ha recentemente allargato la propria offerta di nematocidi con una nuova formulazione a base di estratto d'aglio: Nemguard® SC.

Il nuovo prodotto in sospensione concentrata (SC) si va ad affiancare al già collaudato Nemguard® Granules in formulazione granulare.
Il target di Nemguard® SC è rappresentato dalle forme libere (ovvero gli stadi di sviluppo presenti nel terreno e non all'interno dei tessuti delle piante) dei nematodi delle solanacee (pomodoro, peperone, melanzana) e delle cucurbitacee (cetriolo, zucchino, melone, cocomero e zucca).

Per gli estratti vegetali sono noti da tempo gli effetti nematocidi.
In particolare l'estratto d'aglio, noto per contenere numerose sostanze biologicamente attive, da tempo suscita interesse per la sua attività nematocida. Tale azione è dovuta al complesso di diverse molecole solforate sintetizzate nelle cellule della pianta; quando un bulbo di aglio viene attaccato da fattori esterni o schiacciato, si producono come reazione una serie di composti, tra cui soprattutto l'allicina, che rapidamente si trasforma in altri composti solforati, tra i quali soprattutto alcuni polisulfidi.

La specificità di Nemguard® SC è che tramite uno processo produttivo brevettato, messo a punto dalla società inglese ECOspray Ltd., dall'allicina si ottiene una maggiore presenza di polisulfidi; nel prodotto finale viene quindi garantita una concentrazione nota e stabile di tutte queste sostanze biologicamente attive, fattore che garantisce a Nemguard® SC risultati consistenti e riproducibili.

L'azione si esplica principalmente per contatto nei confronti dei nematodi. L'azione dei polisulfidi è particolarmente efficace nei confronti delle forme di nematodi ancora libere nel terreno: uova e stadi giovanili. Le prove sperimentali condotte hanno dimostrato l'efficacia di Nemguard® SC secondo 2 diversi parametri:
  • riduzione dell'indice di danno radicale;
  • incremento della produzione rispetto al testimone non trattato.

La tecnica di impiego prevede di applicare il prodotto al suolo di coltivazione mediante impianto di irrigazione, utilizzando volumi di acqua per ciclo di irrigazione compresi tra 1.000-30.000 L/ha.

Nemguard® SC può essere impiegato in diversi modi, in relazione al tipo di difesa nematocida che si vuole adottare.
Può essere applicato alle piante (dosaggio 2-4 L/ha) in coltivazione dopo un trattamento fumigante al terreno, oppure a distanza di 3-4 settimane da un trattamento con nematocida granulare (Nemguard® granules); oppure seguire un trattamento liquido in pre o post trapianto, o anche inserirsi in una strategia che preveda nematocidi di sintesi nella prima fase del ciclo colturale, alla quale fanno seguito alcuni interventi con Nemguard® SC per coprire la delicata fase della raccolta.

Le migliori condizioni per l'utilizzo del prodotto si ottengono quando il suolo è abbastanza umido; si raccomanda quindi di aggiungere il prodotto all'acqua verso la fine del ciclo di irrigazione.

Nemguard® SC è attualmente l'unico formulato commerciale a base di estratto di aglio (assieme a Nemguard® Granules) che ha seguito il processo di registrazione europeo e che quindi risulta inserito come sostanza attiva secondo il Reg. (CE) n. 1107/2009. La formulazione liquida permette all'operatore di intervenire durante la coltivazione e/o in prossimità della raccolta tramite impianto di irrigazione, in modo semplice ed efficace.
 
Modalità di impiego
  • dosaggio: 2 – 4 L/ha (impiego in campo e in serra);
  • epoca di impiego: dal trapianto/semina fino alla raccolta;
  • intervallo tra interventi: 10-14 giorni;
  • numero massimo di interventi: 6 per ciclo colturale;
  • intervallo pre-raccolta: non necessario.
 
Vantaggi
  • notevole riduzione del danno causato alle radici;
  • aumento consistente della produzione rispetto al Tnt;
  • efficacia comparabile a quella delle strategie di difesa di riferimento (dose minima efficace: 2 L/ha per applicazione);
  • incremento della vigoria delle piante e nessuna fitotossicità;
  • possibilità di inserimento in strategie di difesa integrata: in caso di cariche nematiche molto elevate o su colture con ciclo produttivo molto lungo, può essere impiegato con successo in combinazione a nematocidi convenzionali e microrganismi, per es. Paecilomyces lilacinus ceppo 251 (Bioact® WG);
  • limite massimo di residuo (Lmr) non richiesto;
  • sicuro per l'uomo e per l'ambiente.