Il portale web infoxylella.it ha invitato gli organi di stampa, le amministrazioni locali e i cittadini pugliesi a diffondere capillarmente e con cadenza serrata l’informazione e l’appello in una campagna di comunicazione volontaria e di interesse collettivo. Ne va della salvaguardia dell’economia, del territorio e del paesaggio olivicolo della Puglia.
“A meno di due settimane dalla comparsa dei primi adulti del vettore della Xylella in Puglia risulta urgentissimo procedere alle lavorazioni meccaniche superficiali (aratura, trinciatura, fresatura) di tutti i terreni ed alla pulizia dalle erbe spontanee al suolo (compresi i bordi strada e le aree di competenza di comuni e province), entro e non oltre il 30 aprile – riferisce l’appello della redazione di Infoxylella, che ricorda come tali pratiche agronomiche siano necessarie - in tutto il territorio demarcato della Puglia, ovvero tutta l’area infetta, la zona di contenimento e la zona cuscinetto come definite dalla Determinazione del dirigente della Sezione Osservatorio fitosanitario n. 16/2017”.
Tali interventi, finalizzati a colpire gli stadi giovanili della sputacchina - poco mobili e non infettivi - sono obbligatori (Delibera Giunta Regionale n. 1999 “Misure Fitosanitarie per l’eradicazione e il contenimento della diffusione della Xylella fastidiosa”, pubblicata sul Burp 148/2016).
“A partire dal 1 maggio 2017 fino al 15 giugno saranno effettuati controlli sull’applicazione e la mancata osservanza delle prescrizioni comporterà delle sanzioni – sottolinea Infoxylella - Si ricorda inoltre che nelle misure fitosanitarie da attuare per il contenimento della Xylella, a giugno-agosto, sono fortemente raccomandati gli ordinari interventi fitosanitari nei confronti dei normali parassiti dell’olivo con insetticidi autorizzati che hanno efficacia anche nei confronti degli adulti di sputacchina, pertanto si consiglia il successivo controllo degli adulti del vettore Philaenus spumarius”.
Infoxylella consiglia altresì di estendere le lavorazioni meccaniche del terreno anche nei territori ancora indenni ma limitrofi (almeno in una fascia di 30 chilometri) alle zone demarcate al fine di iniziare, preventivamente, a ridurre le popolazioni del vettore e quindi il rischio di diffusione del batterio e di ulteriore avanzata della malattia del disseccamento rapido degli ulivi in un prossimo futuro.