"È necessario far sì che anche per quanto riguarda l’impiego di agrofarmaci le imprese italiane possano concorrere sul mercato alle stesse condizioni delle altre imprese europee”. Questo il commento di Paolo De Castro, presidente della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo alla notizia della lettera inviata dalle organizzazioni agricole e cooperative italiane riunite in Agrinsieme (Cia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari) al ministero dell’Agricoltura per richiedere di affrontare con urgenza le questioni relative all’autorizzazione all’utilizzo di alcuni agrofarmaci.

Dell questione si era occupata AgroNotizie sollevando il problema dell'etossichina, agrofarmaco revocato in Europa con decisione della Commissione del 3 marzo 2011 e non più utilizzabile dagli operatori italiani dal 2/9/2012 ma presente sulle pere di provenienza extra Ue e da alcuni Stati Ue (Spagna in testa) con residuo pari a 3,00.

“Presenteremo un’interrogazione scritta alla Commissione Ue - ha annunciato il presidente Comagri - per chiedere un intervento sul governo italiano e sul ministero, il cui comportamento sta creando distorsioni di concorrenza a livello europeo. Disparità simili creano enormi difficoltà ai nostri agricoltori e, in particolare, ai produttori di alcuni tipi di frutta come le pere, un comparto che vede l'Italia leader indiscusso di mercato. La Commissione Agricoltura del Parlamento europeo - ha concluso De Castro - interverrà, dunque, con la massima urgenza, con l’obiettivo di contribuire ad agevolare il processo di armonizzazione delle autorizzazioni all’interno dell’Unione”.