Ortofrutta coperta di residui e pericoli mortali dietro ogni frammento di cibo, in ogni bicchiere d'acqua o in ogni boccata d'aria. Ricercatori sadici e scienziati fuor di senno che seviziano il Pianeta in preda alle proprie manie di grandezza e alle pressioni di qualche lobby tentacolare. Non è un film catastrofista delle serie "meteoriti" o "terremoti", bensì la visione del Mondo che troppe volte risulta incistata nell'opinione pubblica.
A fronte di chi dà fiato ai tromboni allarmisti c'è però anche chi interpreta correttamente il proprio ruolo di giornalista e si spende nella diffusione di un'informazione più equilibrata. Per dare il giusto riconoscimento ai giornalisti che si siano distinti nell'attività di divulgazione scientifica è stato quindi indetto uno specifico premio, giunto quest'anno alla seconda edizione. Nella tavola rotonda "Alimentiamo il nostro futuro, nutriamo il Mondo: verso l'Expò 2015", organizzata a Milano il 16 ottobre, sono stati consegnati quindi i premi ai tre  giornalisti finalisti, selezionati da una giuria qualificata. Moderata da Mario Pappagallo, giornalista del Corriere della Sera, alla tavola rotonda sono quindi intervenuti Chiara Tonelli, Professore Ordinario di genetica e Prorettore alla ricerca
dell’Università degli Studi di Milano, nonché Presidente della Commissione Scientifica della Fondazione Veronesi; Maria Alberta Viviani Corradi-Cervi, ex Consigliere Rapporti Istituzionali,
Relazioni Esterne e Progetti Speciali Expo2015; Francesco Brancati, Presidente Unamsi, ovvero l'Unione nazionale stampa medico scientifica d’informazione; infine Fabio Minoli Rota, Direttore Relazioni Esterne di Confindustria.
 

Tre i giornalisti premiati

 
Il primo posto è stato riconosciuto a Danilo Taino, del Corriere della Sera, grazie all’articolo "Nubi artificiali e super semi. Idee per salvare il mondo”, proposto in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente. Nell'articolo Taino elencava alcune idee per salvare il Pianeta prendendo spunto dalla “Copenhagen Consensus”. La giuria ne ha apprezzato in particolar modo la completezza, l’aspetto innovativo e chiaro, oltre che lo stile giornalistico.
Il secondo e il terzo posto sono stati assegnati rispettivamente ad Agnese Codignola, grazie a un pezzo pubblicato su L’Espresso dedicato al ruolo della chimica in agricoltura, e a Riccardo Cascioli che su Il Giornale ha smascherato, in modo ben argomentato e con il supporto di dati e citazioni autorevoli, le “favole” sull’agricoltura di un tempo, ad oggi forse troppo idealizzata.

Chiara Tonelli premia Danilo Taino, primo classificato