“Ci uniamo a tante voci eccellenti che si sono espresse su questo tema, a partire da quella del presidente di Confagricoltura, Federico Vecchioni, per chiedere che il parere positivo espresso in modo unanime dalla Conferenza Stato-Regioni il 20 novembre 2008 sia sottratto alle pastoie della burocrazia e venga finalmente tradotto in un atto formale che consenta alle aziende sementiere di riprendere a testare le nuove varietà ogm”.
“Le semine sono in corso – ha sottolineato Tabarroni - e se si attende ancora, si finirà con il perdere un altro anno. Le aziende sementiere hanno finora dimostrato capacità e volontà di adeguarsi e rispettare la legislazione vigente, fornendo sementi di mais e di soia conformi a quanto richiesto, ma ora è arrivato il momento di ascoltare anche la voce degli agricoltori che chiedono di potere valutare direttamente in campo i vantaggi dell’utilizzo delle nuove tecnologie nella ricerca varietale”.
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