Una vetrina importante per una manifestazione, organizzata dall'ente fieristico ferrarese e da Oi Pera, completamente dedicata alla filiera pericola che ha saputo imporsi, sin dalla prima edizione nel 2015, come punto di riferimento per il comparto.
"Sono onorato di rappresentare in questa sede prestigiosa – ha spiegato Parisini - non solo la sede fieristica ma e l’intero Consiglio di amministrazione della società FuturPera, composto da Stefano Calderoni, Albano Bergami e Sergio Gulinelli, che, voglio ricordarlo, è voluta e organizzata da Oi (Organizzazione interprofessionale) Pera e Ferrara Fiere. Uno sforzo organizzativo importante che coinvolge l’intera città dal punto di vista economico e associativo, con il sostegno dell’amministrazione comunale e regionale".
"Grazie a questi sforzi congiunti - ha proseguito Parisini - stiamo lavorando ad una seconda edizione dall’altissimo profilo tecnico. Vogliamo dare a tutti gli imprenditori della filiera pericola, da chi produce a chi distribuisce, una vetrina unica che consenta loro di avere nuove possibilità di sviluppo, anche attraverso relazioni con altri paesi produttori, e di crescita. Gli operatori troveranno a FuturPera un’ampia parte espositiva e commerciale capace di ospitare e rappresentare l’intera filiera, dalla produzione al consumo".
"Sarà come sempre di alto profilo – ha affermato il presidente di Ferrara Fiere - l’offerta di convegni e incontri tecnici che daranno agli operatori una panoramica sulle principali tematiche del settore, dalle tendenze di mercato alle prospettive di prospettive della difesa fitosanitaria, fino alle novità della ricerca varietale. Spazio anche all’internazionalizzazione del prodotto, grazie a momenti di relazione e scambio con buyer internazionali e l’incontro con rappresentanti di altri paesi produttori. Tra le novità anche un approccio più green con uno spazio dedicato alla produzione biologica e alle sue prospettive nel settore pericolo. Non mancherà, infine, l’intero coinvolgimento della città di Ferrara che nei giorni di FuturPera si trasformerà nella "Città del Gusto" con eventi enogastronomici e culturali dedicati alla pera, per ribadire la sua importanza economica, culturale ed enogastronomica".
A ribadire l’importanza del prodotto pera e dell’eccellenza produttiva ed economica del distretto anche il presidente del Cso Italy, Paolo Bruni, che avrà un importante ruolo tecnico nell’ambito di FuturPera per l’organizzazione della parte convegnistica. "La pera prodotta in Emilia-Romagna, l’Abate in primis - ha detto Bruni – è un prodotto di qualità eccellente, un vero e proprio patrimonio produttivo agricolo emiliano-romagnolo. FuturPera nel 2015 ha saputo valorizzare questo patrimonio e ha visto peraltro la nascita di due realtà aggregative importanti come Opera e Origine Group che hanno saputo, da quel momento, valorizzare ancora di più il prodotto pera. Aspettiamo dunque con grande interesse la nuova edizione".
L’assessore Simona Caselli ha sottolineato l’importanza di eventi come FuturPera perché fortemente specializzati nella promozione di un unico prodotto. "FuturPera è una manifestazione fieristica mono-prodotto che ha avuto un buon successo nella sua prima edizione perché, essendo specializzata, è riuscita a catalizzare l’interesse di tutti gli operatori della filiera. La Regione ha creduto molto nel progetto perché l’Emilia-Romagna è la zona produttiva vocata per le pere, un prodotto che deve essere sempre più valorizzato, anche a livello di immagine. Apprezzo molto, infatti, la scelta fatta dal settore di investire in aggregazione per organizzare l’offerta e anche le nuove campagne di marketing e comunicazione dedicate alla pera. Il sostegno a FuturPera e al prodotto pera rientra poi, davvero perfettamente, nei nostri obiettivi di valorizzazione di tutti prodotti emiliano-romagnoli certificati e di qualità".
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Fonte: Futurpera