La fase di post raccolta che accompagna il prodotto dalla raccolta fino alla tavola del consumatore è un ambito strategico del percorso del frutto, in quanto, oltre a mettere in relazione il mondo della produzione con quello della commercializzazione, implica una serie di procedure funzionali al fatto di conservare al meglio i frutti, per farli giungere sulle tavole in condizioni ottimali.
Uno dei temi caldi su cui verterà l’incontro riguarderà, in merito a varietà di pere (Abate Fetel, Conference e William), le soluzioni alternative a trattamenti chimici a base di etossichina per la lotta al riscaldo superficiale dei frutti, attualmente non più ammessi dalla normativa europea: in più verrà dato ampio spazio alle tecniche di conservazione, strategiche al fine di evitare i marciumi dei frutti e di ridurre al minimo le percentuali di scarti e le conseguenti perdite economiche. L’evento sarà anche l’occasione per presentare il progetto Crpv “Qualità e valorizzazione della pera Abate Fetel”, un’azione appena avviata i cui obiettivi riguardano il miglioramento della qualità di tale varietà nelle zone tipiche emiliane, con diverse azioni che riguardano anche la fase di post-raccolta.
Il programma dell’evento prevede, le relazioni di Daniele Missere (Crpv), Luca Corelli Grappadelli (Dipsa, Università di Bologna), Alice Spadoni, Irene Cameldi, Marta Mari (Criof, Università di Bologna), Gianni Ceredi (Apofruit), Guglielmo Costa, Massimo Noferini e Elisa Bonora (Dipsa, Università di Bologna), Annibale Folchi e David Mazzoni (Criof, Università di Bologna): le conclusioni sono affidate a Paolo Bertolini (Criof, Università di Bologna).
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Fonte: Crpv