CX6 Smart Seeder, questo il nome dell'attrezzatura, è un colosso pensato per le sconfinate distese canadesi, dove le aziende hanno molte centinaia di ettari da coltivare. In Europa questo gigante non saprebbe come muoversi. Ma al di là delle dimensioni ciò che sorprende è la tecnologia che c'è dentro.
Fino ad oggi le seminatrici pneumatiche sono state lo standard di riferimento per quanto riguarda velocità e precisione. Eppure non sono prive di inconvenienti. I semi infatti, caricati nel cassone centrale, devono viaggiare lungo le tubazioni, sospinte da un getto d'aria, prima di arrivare al suolo. "E durante questo percorso ci possono essere degli intoppi", spiega Graeme Lempriere, fondatore e ceo di Clean seed.
La macchina messa a punto da Clean seed ovvia a questo problema inserendo una camera di pre-raccolta proprio sopra il bocchettone che deposita il seme nel terreno. In questo modo si può controllare meglio la distanza tra un rilascio e l'altro.
Ma c'è di più. Perché l'attuatore che lascia cadere il seme al suolo è gestito da una centralina che comunica attraverso segnali wireless bluetooth. E la semina avviene seguendo le mappe di prescrizione generate sulla base delle caratteristiche del suolo. La semina a rateo variabile, dicono dall'azienda, permette un risparmio di sementi e un aumento delle rese. Questo perché la semina avviene in maniera più rada dove il terreno è più sciolto e in maniera più densa dove invece è in grado di nutrire più piante.
Anche in Europa le attrezzature combinate si stanno ritagliando nicchie di mercato sempre più ampie. E i costruttori stanno mettendo a punto seminatrici che depositano nei solchi anche i fertilizzanti. Ma lo Smart Seeder canadese fa un passo avanti coniugando la precisione millimetrica con la capacità di gestire ben sei differenti input, distribuibili a dosi variabili.
"Non limitiamo la capacità dell'agricoltore di mettere più prodotti nel terreno", spiega Lempriere. "Stiamo piuttosto dando ai coltivatori l'attrezzatura per essere completamente creativi nella gestione degli input produttivi, anziché essere limitati dalle attrezzature che stanno usando".
L'ultima chicca di questa seminatrice è il pieno 'al volo'. Ispirato ai rifornimenti di carburante dei jet da combattimento, la seminatrice può agganciare mentre avanza in campo dei rimorchi per ricaricarsi di semi senza fermarsi. Opzione utile nelle distese canadesi, un po' meno in Italia.
La tecnologia messa a punto da Clean seed probabilmente arriverà anche in Europa, anche se applicata a macchine di dimensioni più ridotte. Ma il nodo ancora da sciogliere è il costo e la reale capacità di questa attrezzatura di ripagarsi.