Le Marche hanno aperto un bando per sostenere e rilanciare la castanicoltura da frutto nelle zone colpite dal terremoto del 2016.

 

L'obiettivo è quello di aumentare l'occupazione e il reddito nelle aree terremotate, sostenendo una delle produzioni tradizionali della Regione e tenendo conto anche dell'importanza che l'agricoltura ha per tutelare il territorio ed evitarne lo spopolamento.

 

Il bando, che ha a disposizione 600mila euro, offre contributi che coprono il 100% delle spese sostenute per il recupero e il miglioramento dei castagneti da frutto, di qualsiasi tipologia, ricadenti nell'area del cosiddetto cratere sisma 2016.

 

Possono quindi partecipare tutte le imprese agricole con fascicolo aziendale Agea aggiornato, in possesso di castagneti da frutto nella zona indicata dal bando.

 

Nel dettaglio, il bando finanzia il ripristino colturale, il miglioramento bio-ecologico, selvicolturale e produttivo dei castagneti da frutto abbandonati e di quelli coltivati, compresi gli interventi di ripristino o di miglioramento della viabilità di servizio esistente, della regimazione idraulico-forestale del suolo, degli shelters e delle recinzioni autorizzate dagli enti competenti per la difesa del castagneto.

 

Possono essere chiesti contributi anche per i castagneti che hanno già usufruito dei contributi del bando del 2020, ma in questo caso ci sono alcune limitazioni.

 

Per fare domanda è necessario presentare un progetto degli interventi da fare, che devono essere realizzati su una superficie minima di almeno 2mila metri quadrati accorpati.

 

Il soprassuolo interessato dal progetto deve essere comunque a prevalenza di castagno e prevedere che almeno il 50% dell'importo di computo metrico sia riferito ad interventi colturali sul soprassuolo.

 

Sono escluse tassativamente le manutenzioni ordinarie e le somme relative a spese rendicontate a saldo ma non effettivamente sostenute. 

 

Trattandosi di aiuto di stato concesso in regime di 'de minimis' agricolo, il contributo massimo è di 25mila euro al lordo di eventuali altri aiuti in 'de minimis' già concessi nel triennio 2022/2024, che saranno quindi da detrarre dal massimale. 

 

Per i castagneti che hanno beneficiato già dei contributi del 2020 il contributo massimo sarà di 10mila euro e può finanziare solo la realizzazione di opere connesse, come recinzioni, sistemazioni idraulico-forestali e viabilità di servizio, e non interventi colturali.

 

Tutti i lavori previsti dal progetto devono essere cantierabili, e cioè in possesso di tutte le autorizzazioni rilasciate dagli enti competenti in materia urbanistica, di difesa del suolo, di tutela del paesaggio e dell'ambiente, con riferimento al luogo di vegetazione del castagneto da frutto oggetto della domanda di contributo.

 

Le domande devono essere presentate tramite il portale Siar entro le ore 13:00 del 9 gennaio 2025.

 

Per tutti i dettagli si rimanda alla pagina ufficiale del bando.