L'Organizzazione Comune del Mercato Vitivinicolo tiene banco al Sud per due importanti bandi lanciati rispettivamente dalla Regione Siciliana e da Regione Puglia. In Sicilia il Governo regionale ha aperto il Bando da 8 milioni di euro per cofinanziare gli investimenti in cantina. Intanto la Puglia ha dato il via al concorso per l'aggiudicazione di nuovi diritti di impianto per ben 900 ettari di vigneto in aree di pregio. Ecco nel dettaglio le condizioni di entrambi gli avvisi pubblici.

 

Sicilia, 8 milioni per investimenti in cantina

Pubblicato sul sito istituzionale della Regione Siciliana il Bando della campagna 2024-2025 della misura "Investimenti" per le imprese del settore vinicolo sulla relativa Ocm. La dotazione finanziaria è di 8 milioni di euro, a valere sulle risorse comunitarie. L'aiuto massimo previsto è pari al 50% dei costi d'investimento ammissibili rispetto al progetto approvato. Il Bando regionale dispone le modalità e le condizioni per l'accesso al sostegno previsto per l'intervento della misura "Investimenti" del Piano Nazionale di Sostegno Vitivinicolo (Pnsv), per la presentazione delle domande.

 

Possono accedere all'aiuto micro, piccole e medie imprese che producono vino: sono circa 300 le cantine siciliane potenzialmente interessate agli aiuti, secondo il Dipartimento Agricoltura Regione Siciliana. Il contributo erogabile è disposto nel massimo del 50% della spesa effettivamente sostenuta e sono escluse le imprese che effettuano la sola attività di commercializzazione dei prodotti oggetto del sostegno.

 

La dotazione finanziaria comunitaria per la Sicilia per i progetti finanziabili a livello regionale della campagna 2024-2025 è complessivamente di 8 milioni, così ripartita:

  • il 60% delle risorse è riservata a progetti che hanno una spesa ammissibile d'investimento da 501mila euro fino ad un massimo di 1 milione;
  • il 40% delle risorse è riservata a progetti che hanno una spesa ammissibile d'investimento di minimo 20mila fino ad un massimo di 500mila euro.

 

I progetti con una spesa ammissibile di investimento inferiore a 20mila euro saranno ritenuti non finanziabili ed esclusi dalle graduatorie di merito.

 

In particolare, verranno predisposte due graduatorie, relative sempre alle imprese private singole e associate, ma distinte fra le due categorie di investimento.

 

I limiti massimi sono ridotti al 25% delle spese sostenute qualora l'investimento sia realizzato da una impresa qualificabile come intermedia, ovvero che occupi meno di 750 dipendenti o il cui fatturato annuo non superi i 200 milioni di euro. Per le imprese classificabili come grande impresa, ovvero che occupino più di 750 dipendenti o il cui fatturato sia superiore ai 200 milioni di euro, il contributo massimo erogabile è pari al 19% della spesa sostenuta.

 

Il sostegno è riconosciuto per gli investimenti materiali e immateriali in impianti di trattamento, in infrastrutture vinicole nonché in strutture e strumenti di commercializzazione del vino, ed è diretto a migliorare il rendimento globale dell'impresa, in termini di adeguamento alla domanda del mercato, aumento della competitività dal punto di vista della produzione e commercializzazione dei prodotti vitivinicoli, anche al fine di migliorare il risparmio energetico, l'efficienza globale nonché trattamenti sostenibili, contribuendo così al raggiungimento degli obiettivi di mitigazione dei cambiamenti climatici.

 

Il Bando è pubblicato sul sito istituzionale del Dipartimento dell'Agricoltura della Regione Siciliana e sul portale della Regione Siciliana nella pagina dedicata. Il termine per la presentazione delle domande scadrà il 30 aprile 2024.

 

Puglia, 900 ettari di nuovi impianti

L'Assessorato Agricoltura della Regione Puglia comunica che è possibile presentare, ai sensi del Decreto Masaf n. 0649010 del 19 dicembre 2022, le domande per il rilascio di autorizzazione nuovi impianti viticoli per l'annualità 2024.

 

La superficie disponibile da assegnare per la Regione Puglia è pari a circa 900 ettari. La superficie massima richiedibile per ciascuna domanda è pari a 20 ettari. E ai richiedenti è garantito il rilascio di autorizzazioni per una superficie minima di 0,14 ettari, salvo applicazione del "pro rata".

 

Per il rilascio delle autorizzazioni per nuovi impianti annualità 2024, Regione Puglia applica i criteri di priorità sotto riportati:

  • organizzazioni senza scopo di lucro che ricevono superfici confiscate, 0,30 punti;
  • produzione biologica, 0,70 punti.


Le domande devono essere presentate entro il 31 marzo 2024, esclusivamente in modalità telematica, utilizzando le funzionalità del portale Sian, come utente qualificato o mediante un Caa delegato, ovvero tramite delega ad un tecnico libero professionista tecnico agrario, accreditato dalla Regione Puglia a seguito di richiesta presentata utilizzando il modello 2 "Richiesta autorizzazione accesso e consultazione fascicoli aziendali" e munito di opportuna delega appositamente conferita dal richiedente.

 

In caso di prima attivazione, i liberi professionisti, preliminarmente al conferimento della suddetta delega, dovranno munirsi di idonee credenziali di accesso all'area riservata del portale del Sian, da richiedersi al responsabile delle utenze regionali per la fruizione dei servizi sul portale Sian utilizzando il modello 1 "Richiesta credenziali di accesso al portale Sian".

 

Le richieste di accesso e le deleghe devono essere trasmesse a mezzo Pec rispettivamente al responsabile utenze Sian del Dipartimento Agricoltura della Regione Puglia responsabile.utenze.sian@regione.puglia.it e al Servizio Filiere Agricole vitivinicolo.regione@pec.rupar.puglia.it entro il giorno lunedì 25 marzo 2024, pena il mancato accreditamento dei tecnici all'applicativo Sian per la presentazione delle domande.

 

La domanda è effettuata sulla base dei dati presenti nel fascicolo aziendale del richiedente aggiornato e validato. Le procedure e le condizioni per il rilascio delle autorizzazioni per nuovi impianti sono stabilite dal Decreto Masaf n. 0649010 del 19 dicembre 2022. Le autorizzazioni hanno validità di 3 anni dalla data del rilascio e non usufruiscono del contributo nell'ambito della misura della ristrutturazione e riconversione dei vigneti.