Sottoscritto il primo patto etico della filiera ortofrutticola a garanzia della stabilità, sostenibilità e valorizzazione di frutta e ortaggi made di Puglia. Il protocollo dedicato al settore ortofrutticolo è stato siglato ieri, 21 febbraio 2023, in mattinata a Bari, nella sede dell'Assessorato Agricoltura della Regione Puglia: è il risultato di un importante lavoro di concertazione tra Regione Puglia, rappresentanze delle categorie agricole pugliesi e della Gdo, Grande Distribuzione Organizzata, con la comune finalità di tutelare e garantire stabilità e solidità di uno dei più importanti settori produttivi agroalimentari della Puglia.


Il protocollo è finalizzato a garantire un rapporto equilibrato tra tutti gli operatori della filiera ortofrutticola regionale; ad assicurare la remuneratività di ciascuna componente, condividendo il principio etico che il mercato riconosca prezzi base non inferiori ai costi di produzione, prendendo in considerazione parametri oggettivi elaborati da enti, quali ad esempio Ismea, università e riconosciuti centri di studio e ricerca; a valorizzare i prodotti ortofrutticoli pugliesi; a promuovere l'efficienza e la competitività dell'intera filiera ortofrutticola regionale, riconoscendo la qualità del prodotto.

 

Il suo contenuto rappresenta pertanto il risultato dei contributi di tutti i soggetti coinvolti che s'impegnano, con il coordinamento dell'Assessorato all'Agricoltura della Regione Puglia, a rispettarne gli obiettivi e contribuire alla realizzazione delle iniziative che verranno assunte a tutela della filiera ortofrutticola regionale.

 

Il presidente Michele Emiliano: "Accordo grande segno di solidarietà"

"È un documento che rappresenta, innanzitutto, un punto di vista comune tra tutti gli attori della filiera - ha esordito il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, presente alla sottoscrizione, insieme all'assessore all'Agricoltura, Donato Pentassuglia -. Il protocollo - ha proseguito il presidente - costituisce l'impegno di tutti a costruire una comunità, non fondata sui vincoli giuridici, ma su responsabilità di natura etica, tra produttori e Grande Distribuzione. Molto spesso i tempi dell'adeguamento dell'offerta da parte dei produttori sono complessi e ovviamente non sono veloci come quelli del mercato. Pertanto, serve una gestione collaborativa che remuneri almeno i costi di produzione, sino a quando ovviamente il rapporto tra domanda e offerta non si equilibra".

 

"Affrontiamo puntualmente crisi da parte dei produttori che si ritrovano a vendere sotto costo la loro produzione, e spesso con conseguenze drammatiche. Oggi ringrazio tutti gli attori che di questa importante filiera: le organizzazioni di rappresentanza imprenditoriale e tutta la Gdo, per aver voluto sottoscrivere questo impegno a rimanere almeno dentro l'argine dei costi di produzione. Questo è un grande segno di solidarietà reciproca ma anche di saggezza nel lungo termine, perché distruggendo il produttore la Grande Distribuzione distrugge se stessa: da qui, la grande intelligenza e una visione di lungo termine che vanno riconosciute e che ho apprezzato molto".

 

Pentassuglia: "L'accordo si regge su corresponsabilità"

"La sigla di questa intesa è tassello di un mosaico molto complesso - ha sottolineato l'assessore Donato Pentassuglia - che è quello di un recupero, in termini culturali, di un rispetto reciproco tra le parti in campo. Abbiamo lavorato in questi mesi, viste anche le diverse crisi che abbiamo vissuto sull'ortofrutta, per consentire di guardare al futuro in maniera diversa. Questo è un percorso culturale importante, con un protocollo molto apprezzato dalla Gdo e dalla distribuzione che abbiamo in Puglia. Abbiamo anche soggetti che si sono avvicinati alla fine del percorso di concertazione perché hanno apprezzato il lavoro che è stato fatto".

 

"Ognuno ci mette qualcosa, rispettando in termini etici il prezzo, per consentire di avere prodotti di qualità sulle tavole dei nostri consumatori. La Regione metterà mano ad un'iniziativa forte e condivisa, che va verso nuove cultivar, nuovi sistemi d'impianto, agricoltura di precisione: c'è un principio di corresponsabilizzazione improntato all'assoluta serietà".

 

"A volte questo approccio è sottovalutato, come accaduto per il protocollo per il latte, che però ha prodotto grandi risultati e oggi ci vede come Regione punto di riferimento, dopo essere stati capaci di cogliere una sfida di grande valore. Al protocollo d'intesa siglato oggi con le organizzazioni di categoria e con i rappresentanti della distribuzione organizzata seguirà una delibera di Giunta, che lo recepirà in toto. Noi saremo sempre al fianco dei produttori e della filiera. Non siamo di parte ma non ci faremo mai mettere da parte".

 

Coldiretti Puglia, ora aprire nuovi mercati esteri

L'ortofrutta pugliese va messa al centro del Patto per l'Export, perché la Puglia primeggia in Europa con produzioni importanti, dalle pesche alle nettarine, dalle ciliegie all'uva da tavola, fino ai tanti ortaggi tipici della dieta mediterranea, ma la guerra in Ucraina e i rincari energetici spingono i costi correnti per la produzione della frutta e della verdura che arrivano anche a raddoppiare (fino a +119%) con un impatto traumatico sulle aziende agricole. Ad affermarlo è Coldiretti Puglia, in relazione alla sottoscrizione del primo protocollo per la stabilità, la sostenibilità e la valorizzazione della filiera ortofrutticola pugliese, promosso dall'assessore regionale all'Agricoltura, Donato Pentassuglia, il primo passo per un programma strategico di sostegno alle imprese, promozione dell'ortofrutta sui mercati interno ed estero e sviluppo delle filiere.


Vanno aperti nuovi mercati esteri per creare sbocchi commerciali per l'ortofrutta della Puglia, dove si produce il 74% di uva da tavola a livello nazionale, oltre ad altri primati nel segmenti ortaggi e frutta. Per sostenere le esportazioni, la crescita e le nuove opportunità di lavoro occorre investire sulla competitività del made in Italy a partire dall'apertura a nuovi mercati esteri e dal superamento delle grandi difficoltà create dall'embargo russo.

 

Cia Puglia esprime soddisfazione

Cia Puglia esprime soddisfazione per il protocollo d'intesa sottoscritto dalla Regione Puglia e dagli attori della filiera ortofrutticola pugliese. Da tempo, Cia sollecitava un immediato intervento per riconoscere la giusta remunerazione dei prodotti, essendo fermamente convinta che agli alti costi di produzione sostenuti si dovesse corrispondere il giusto prezzo.


"L'agricoltura - spiega Gennaro Sicolo, presidente regionale e vicepresidente nazionale Cia - Agricoltori Italiani - non poteva e non può essere lasciata nelle mani degli speculatori. Per questo occorreva raggiungere un punto di equilibrio che garantisca la giusta remunerazione dei prodotti agli agricoltori e ne assicuri la sostenibilità economica". Con questa promessa è stato sottoscritto, ieri mattina, il protocollo d'intesa redatto al fine di garantire un rapporto equilibrato tra tutti gli operatori della filiera ortofrutticola regionale.


"Si mira - aggiunge Sicolo - a valorizzare i prodotti ortofrutticoli pugliesi e a promuovere l'efficienza e la competitività dell'intera filiera ortofrutticola regionale, riconoscendo la qualità del prodotto". Tutte le parti interessate alla firma del protocollo si sono impegnate ad assicurare la massima collaborazione all'attività di impulso e coordinamento svolta dall'Assessorato all'Agricoltura della Regione Puglia nell'ambito delle iniziative che verranno assunte.