In Canada si registra una sostanziale ripresa dei prezzi interni del grano duro pastificabile, che però non scalfiscono più di tanto i prezzi all'esportazione free on board. Ma la sorpresa è nei prezzi teorici cost insurance and freight (cif) comprensivi di noli e polizze: espressi in dollari Usa, sono troppo alti - secondo il rapporto del 27 settembre scorso della Commissione per lo Sviluppo del Grano della provincia del Saskatchewan - per poter consentire l'export verso l'Ue, e l'Italia in particolare, dove il valore del grano duro fino sarebbe ancora troppo basso. Uno stop all'export canadese che - neppure annunciato - già si riflette sul mercato italiano: tutti i prezzi dei grani duri esteri restano stabili, ma tutti i valori delle borse merci italiane per il grano duro fino nazionale segnalano rincari, eccetto Milano e Bologna. E - seppure in sordina - tornano ad aumentare i prezzi del grano duro in campagna, se pure a partire dalle quotazioni più basse e meno recenti.


Chicago, Future Durum Wheat Index: +1,05% in cinque giorni

Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti a tre mesi da regolare in contanti si è attestato a quota 1.342,86 punti il 28 settembre scorso, in lieve aumento di 14,00 punti sui cinque giorni precedenti (+1,05%), segno indiscusso di un mercato tornato a crescere, dopo la fine dell'ondata di realizzi di due settimane fa, caratterizzata dall'azione dei trader bisognosi di liquidità e presi dalla necessità di coprire le vendite a consegna differita allo scoperto negoziate in precedenza.


Canada, prezzi italiani troppo bassi per esportare

Secondo il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano della provincia dello Saskatchewan, in Canada, del 27 settembre scorso, "con il 97% del grano duro del Saskatchewan raccolto, il Ministero dell'Agricoltura del Saskatchewan afferma che l'89% è un Canadian western amber durum numero 3 o superiore". Si tratta di un grano duro con proteine oscillanti intorno al 13% e con elevata presenza di difetti di varia natura. E ancora: "i prezzi del grano duro nell'Ue sono ancora in aumento, adeguandosi al calo della produzione in Nord America, ma sono ancora al di sotto dei livelli pagati in Nord America. Le offerte attuali del Saskatchewan pari a 18 dollari Usa per bushel, sul mercato italiano si traducono in un prezzo cif, cost insurance and freight (prezzo compreso di costi di nolo e assicurativi ndr) di circa 620 dollari Usa alla tonnellata. Il prezzo del grano duro in Italia è di circa 530 dollari Usa alla tonnellata, quindi al momento dal Canada non è possibile vendere in Europa".

Il prezzo di riferimento per l'Italia citato nel rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan è quello del grano duro quotato alla Borsa Merci di Bologna. Ma Ager non quota duro di provenienza estera, e probabilmente è stato preso in considerazione il valore franco arrivo del frumento italiano al 13% di proteine, che nelle ultime quotazioni utili, quelle del 23 e 16 settembre era attestato ad un valore medio - al cambio di ieri in Italia - di 567,93 dollari Usa, comunque inferiore al prezzo Cif di 620 dollari Usa preteso per grano duro canadese.

Il Rapporto nella scorsa settimana prevedeva rialzi in Italia ed Ue, basandosi sempre su prezzi cost insurance and freight espressi in dollari Usa, rialzi che si stanno si verificando, ma non sulla piazza di Bologna presa a riferimento, mentre le quotazioni dei grani duri esteri sono tutte stabili.

Secondo il rapporto, i prezzi offerti sui mercati all'origine dei vari territori del Saskatchewan il 27 settembre scorso per il Canadian western amber durum numero 1 al 13% di proteine aumentano sulla settimana precedente in media tra l'1,02% e il 3,88%, portandosi in una forchetta compresa tra uno spot minimo di 620,24 dollari canadesi alla tonnellata ed un massimo di 649,63 dollari canadesi con pagamento differito.

Di conseguenza, sempre il 27 settembre - il prezzo di acquisto all'ingrosso sulla piazza di Rosetown è aumentato a 645,59 dollari canadesi alla tonnellata, guadagnando 57,32 dollari canadesi sul 20 settembre (+9,74%) e riportandosi su un valore superiore a quello di due settimana fa. Da notare che l'aumento sul mercato all'ingrosso è maggiore in termini percentuali rispetto a quello all'origine e viene parzialmente superata la situazione di squilibrio delle ultime settimane, che vede ancora solo alcuni dei prezzi offerti dagli stoccatori maggiori di quelli di acquisto all'ingrosso: una situazione che prefigura ancora una fase di futuri rialzi all'ingrosso volti a riconquistare la dovuta marginalità dei trader.

I prezzi dei mercati interni non trovano ancora riscontro nel prezzo all'esportazione free on board dai porti della regione dei grandi laghi: dopo la diminuzione della settimana scorsa di 129,61 dollari canadesi alla tonnellata, che lo aveva portato il 20 settembre a 756,32 dollari alla tonnellata, il prezzo all'esportazione il 27 settembre perde altri 11,46 dollari alla tonnellata, portandosi a quota 744,86 dollari alla tonnellata. Un prezzo fob che al cambio di ieri era pari a 503,30 euro alla tonnellata, contro i 506,15 euro alla tonnellata stimati la scorsa settimana da AgroNotizie e in calo dello 0,56%. Questi i valori che sin qui è possibile ricostruire: resta da capire con quale grano duro estero sarà fatta la pasta italiana, visto che le esportazioni canadesi, anche a causa della debolezza dei mercati europei, sono ora sostenute dal mercato del Nord Africa.


Borsa Merci Foggia

Ieri, 29 settembre 2021, l'Osservatorio Prezzi della Borsa Merci di Foggia per il grano duro fino nazionale - peso specifico 79 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime 12%, alle condizioni di franco partenza e Iva esclusa ha fissato le quotazioni della mietitura 2021 in 495 euro alla tonnellata sui minimi e 500 euro sui massimi, in aumento di 10 euro alla tonnellata sulle sedute precedenti del 22, 15, 8 e 1° settembre.


Borsa Merci Roma

Il 29 settembre scorso, alla Borsa Merci di Roma, il grano duro fino nazionale, provenienza Lazio, alle condizioni di franco partenza iva esclusa, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi e proteine minime al 12%, è stato fissato a 453 euro alla tonnellata sui minimi e 458 euro sui massimi, in aumento di 3 euro a tonnellata sul 22 e 15 settembre, quando invece si era verificato un calo di 5 euro alla tonnellata sull'8 settembre. Mentre invece in questa ultima data si era registrato un rincaro di 10 euro sul 1° settembre.


Borsa Merci di Bari

Il listino della Borsa Merci di Bari del 28 settembre scorso registra un aumento per il prezzo grano duro fino di produzione nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, proteine minime 13%, peso specifico 79 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa. La valutazione è stata di 488 euro sui minimi e 493 sui massimi: il cereale ha riguadagnato così - oltre ai 3 euro già recuperati nella scorsa seduta del 21 settembre - altri 5 euro di valore sul 14 settembre, quando invece ne aveva persi 10 sulla seduta del 7 settembre, che invece era risultata stabile sul 31 agosto.

Il Canadese 1 al 15% di proteine è stato fissato a 600-610, stabile sulle sedute del 21 e 14 settembre. In quest'ultima data invece aveva guadagnato 10 euro rispetto al 7 settembre e si consolida così un valore maggiore di 80 euro sul 31 agosto. Il frumento pastificabile Spagnolo al 12% di proteine ha confermato i 530-540, cui era pervenuto nella seduta del 14 settembre, con un aumento di 10 euro rispetto alla seduta del 7 settembre, valori ribaditi il 21 settembre scorso.


Associazione Granaria Meridionale di Napoli

L'Associazione Granaria Meridionale il 28 settembre scorso alla Borsa merci di Napoli ha fissato il prezzo per il grano duro fino nazionale, alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine comprese tra 12 e 15% e con peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri, a 500 euro alla tonnellata sui minimi e 510 euro sui massimi, valori in crescita di 12 euro sui minimi e 14 euro sui massimi rispetto alla seduta del 21 settembre, quando si era invece registrata stabilità sulla seduta ancora precedente. Il 14 settembre invece si era avuto un calo di 12 euro sui minimi e 5 euro sui massimi sulla seduta del 7 settembre. In quest'ultima data i valori erano rimasti allineati a quelli del 31 agosto. È stato anche quotato il cwad di qualità tra 1 e 2, a 580-590 euro alla tonnellata, stabile sulle precedenti sedute del 7, 14 e 21 settembre.


Associazione Granaria di Milano

Secondo il listino pubblicato dall'Associazione Granaria di Milano il 28 settembre, sulla piazza lombarda il grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, è stato così quotato nelle seguenti provenienze e qualificazioni:
  • Produzione Nord Italia, con proteine minime 13,5%, 491 euro alla tonnellata sui minimi e 495 sui massimi, stabile sulle precedenti sedute del 21,14 e 7 settembre, quando invece si era verificato un rialzo di 35 euro sulla precedente seduta del 31 agosto.
  • Produzione Centro Italia, proteine non determinate, 501 euro alla tonnellata sui minimi e 506 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute del 21, 14 e 7 settembre, quando invece si era verificato un rialzo di 35 euro alla tonnellata sulla seduta precedente.
  • Produzione Sud Italia, non quotata.
Quotati per la quarta volta il 28 settembre i frumenti duri esteri comunitari fissati a 500 euro sui minimi e senza prezzo massimo, stabili sul 21, 14 e 7 settembre. Settima quotazione invece per i frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano, stabili a 590 euro alla tonnellata sui minimi e 600 euro sui massimi sul 21, 14 e 7 settembre, quando invece, si era verificato un rialzo di 50 euro sul 31 agosto.


Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

L'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura ha compilato l'ultimo listino il 24 settembre scorso e il frumento duro fino di produzione nazionale alle condizioni di iva esclusa resa franco arrivo ad Altamura, qualificato con proteine minime del 12% e peso specifico di 80 chilogrammi ogni 100 litri è stato quotato 485 euro alla tonnellata sui minimi e 490 sui massimi, in recupero di 5 euro sulla seduta del 17 settembre, quando ne aveva persi altrettanti sul 10 settembre e dopo averne persi altri 5 in quella data sul 3 settembre. In quest'ultima data invece si era verificato un rialzo di 25 euro sul 27 agosto.

Il grano duro Canadese di prima qualità è stato invece fissato a 547 euro sui minimi e 550 sui massimi, stabile sul 17, 10 e 3 settembre, quando invece era aumentato di 30 euro sul 27 agosto.


Borsa Merci Bologna

L'ultimo listino della Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna data 23 settembre 2021 e qui il grano duro fino nazionale - qualificato con proteine minime al 13% ed un peso specifico di 80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna - è stato fissato a 475 euro alla tonnellata sui minimi e 480 euro sui massimi, stabile sul 16, 9 e 2 settembre, quando invece era aumentato di 40 euro alla tonnellata sul 26 agosto.


I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie ieri, 29 settembre 2021

I prezzi medi all'origine del grano duro fino rilevati da Ismea e online fino a ieri, 29 settembre 2021, rendono un quadro di stabilità rispetto alla settimana precedente, ma focalizzato nelle rilevazioni più recenti e sui valori più elevati. Torna rilevata la piazza di Grosseto e mentre non viene segnalato alcun prezzo per Campobasso.
 

Piazza
Data
di
Rilevazione
Prezzo
medio in
euro alla
tonnellata
Variazione
sulla
settimana
precedente
Condizioni
di
Vendita
Matera 27-09-2021 480,00 0,0% Franco azienda
Firenze 24-09-2021 403,50 0,0% Franco azienda
Catania 23-09-2021 467,50 0,0% Franco azienda
Grosseto 23-09-2021 455,00 0,0% Franco azienda
Palermo 23-09-2021 467,50 + 1,1% Franco azienda
Foggia 22-09-2021 482,50 + 1,0% Franco azienda
Milano 21-09-2021 493,00 0,0% F.co magazzino arrivo
Napoli 21-09-2021 494,00 0,0% F.co magazzino arrivo
Ancona 20-09-2021 324,00 +1,9% Franco azienda
Bari 20-09-2021 482,50 +1,0% Franco azienda
Ferrara 20-09-2021 476,50 0,00% Franco azienda
Macerata 20-09-2021 324,00 +1,6% Franco azienda
Perugia 20-09-2021 324,00 +1,3% Franco azienda
Grano duro fino, prezzi medi all'origine per piazza monitorati il 29 settembre 2021 da AgroNotizie su dati rilevati da Ismea

Da segnalare - su 13 rilevazioni - sei aumenti. A Palermo il 23 settembre 2021 si registra un incremento di 5 euro alla tonnellata sulla settimana precedente, che con 467,50 euro alla tonnellata raggiunge il valore di Catania, rilevato in pari data e stabile sulla settimana precedente. Il 22 settembre Foggia vede un prezzo medio più alto di 5 euro rispetto alla settimana scorsa che traguarda così i 482,50 euro alla tonnellata: stesso incremento settimanale e stesso prezzo all'origine si rilevano a Bari il 20 settembre.

Più consistenti in termini percentuali invece gli aumenti sulle piazze dell'Italia centrale, che tendono verso un solo valore: Ancona con 324,0 euro il 20 settembre guadagna 6 euro alla tonnellata sulla settimana prima, Macerata in pari data e con lo stesso prezzo mette a segno un aumento di 5 euro sulla settimana precedente; Perugia - sempre il 20 settembre e sempre con 324,0 euro alla tonnellata - cresce di 4 euro sulla settimana prima.

A margine delle quotazioni Ismea, come valori significativi per la regione Marche, si riportano i prezzi del gruppo di lavoro Ager presso la Borsa Merci di Bologna per il mercato marchigiano, che il 29 settembre dà come prezzi indicativi per il grano duro fino al 13% di proteine - alle condizioni di franco camion partenza magazzino venditore - 466 euro sui minimi e 470 euro sui massimi, in crescita di 4 euro sul 22 settembre scorso.

Per ogni altro raffronto sui prezzi è possibile consultare l'articolo di AgroNotizie del 23 settembre 2021.