I
Programmi di sviluppo rurale 2014-2020 sono entrati da
gennaio 2021 nel
triennio finale di
rendicontazione della
spesa a Bruxelles. Ecco la situazione
dei
Psr delle
regioni del
Sud Italia e delle
regioni in transizione Sardegna e Molise
fotografata a
fine marzo 2021 da
Agea Coordinamento e resa nota da
Rete rurale nazionale.
Mentre le regioni in transizione
Molise e
Sardegna hanno
già speso al 31 marzo 2021 la
quota obbligatoria del
Fondo europeo per l'agricoltura e lo sviluppo rurale azzerando così
rischio disimpegno automatico, a quella stessa data i
Psr delle regioni
Basilicata,
Calabria,
Campania,
Puglia e
Sicilia, a fronte di una
dotazione finanziaria totale originaria di
7.374,1 milioni di euro, avevano messo a segno
spesa pubblica per oltre
4.033,1 milioni di euro pari ad un
avanzamento del
55,07% sulla dotazione complessiva.
Questo significa che le
regioni in ritardo di sviluppo - su oltre
4.461,3 milioni di euro del
Feasr messo loro a disposizione dall'
Unione europea - ne avevano spesi al 31 marzo
poco più di 2.440 milioni di euro.
E complessivamente considerate hanno un
obiettivo: tra
aprile ed il prossimo
31 dicembre 2021 dovranno
spendere per intero
oltre 732,6 milioni di euro al fine di
azzerare il rischio di perdere
risorse del
Feasr attualmente non spese per oltre
443,2 milioni di euro. Nell'insieme queste regioni
hanno speso tra
gennaio e
marzo 2021 oltre
112,8 milioni di euro per una quota Feasr di quasi
68,3 milioni, ma - come si vedrà più avanti - hanno posizioni molto diverse tra loro.
Basilicata
Il
Psr Basilicata 2014-2020 - 671,3 milioni di euro di dotazione finanziaria totale - nei primi tre mesi del 2021 ha dato fondo a oltre 5,4 milioni di euro di spesa pubblica, quasi 3,3 milioni in quota Feasr, raggiungendo così una
spesa pubblica complessiva di oltre
355,2 milioni di euro, pari ad un
avanzamento del
52, 92% per cento. Entro fine anno il Psr Basilicata dovrà assicurare una
performance di spesa pubblica pari a
77,1 milioni di euro, tanto da spendere così tutta la quota Feasr ora a
rischio disimpegno automatico, paria a
46,6 milioni di euro.
Calabria
Il
Programma della Regione Calabria - 1.089,3 milioni di euro di dotazione finanziaria iniziale - nei primi tre mesi del 2021 ha rendicontato oltre 14,6 milioni di euro di spesa pubblica, ben 8,8 milioni solo di Feasr, raggiungendo così una
spesa pubblica complessiva di oltre
717,9 milioni di euro, tanto da portare l'
avanzamento di spesa al 65,91% e
azzerare già dallo
scorso anno il
rischio disimpegno automatico per fine 2021. La spesa potrà così procedere con speditezza e senza l'assillo del raggiungimento dell'obiettivo a fine anno.
Campania
Il
Psr Campania - che con 1.812,5 milioni di euro di dotazione iniziale dispone del secondo budget in Italia dopo il Psr Sicilia - nel primo trimestre 2021 ha messo a segno una spesa pubblica complessiva di 19,2 milioni di euro, 11,65 in quota Feasr, raggiungendo così una
spesa pubblica totale di 1026, 2 milioni di euro a fine trimestre, pari ad un
avanzamento di spesa del 56,62%. La Campania deve comunque
ancora spendere oltre
141 milioni di euro entro la fine dell'anno per non mandare a disimpegno automatico
85,3 milioni di euro di fondi comunitari.
Puglia
Il
Programma di sviluppo rurale della Puglia è quello che appare in
maggiori difficoltà, anche se sta correndo: 1.616,7 milioni di euro di dotazione complessiva iniziale, dei quali oltre 978 milioni di euro rappresentati dal Feasr, ha già speso dall'inizio dell'anno al 31 marzo 36,7 milioni di euro, 22,2 milioni dei quali in quota Feasr. La
spesa pubblica complessiva fino al
31 marzo è stata di
706,3 milioni di euro, pari ad un
avanzamento del 43,69%. Ma
per evitare il disimpegno automatico, oltre a dover rispettare una serie di
target intermedi, dovrà
centrare l'obiettivo di spesa pubblica totale a fine anno di
334,9 milioni di euro, necessari ad azzerare la
cifra oggi a rischio disimpegno automatico in conto Feasr:
202,6 milioni di euro. Regione Puglia ha già ottenuto dalla Commissione Ue nel 2019 e nel 2020 la deroga al disimpegno automatico dei fondi e la proroga dei tempi di spesa, per cause di forza maggiore.
Sicilia
Il
Psr Sicilia 2014-2020 - forte di una dotazione iniziale complessiva paria a 2.184,1 milioni di euro, 1321,4 milioni in quota Feasr - ha il budget più grande d'Italia. Nel primo trimestre 2021 ha realizzato spesa pubblica per 36,8 milioni di euro - circa 22,2 in quota Feasr - ed ha raggiunto al 31 marzo scorso una
spesa pubblica complessiva di quasi
1227,3 milioni di euro, per un
avanzamento di spesa pari al
56,19% del
budget. La Regione Siciliana
dovrà spendere entro il 31 dicembre prossimo
179,4 milioni di euro per azzerare la quota
Feasr a
rischio disimpegno automatico, ora pari a
108,5 milioni di euro.
Molise e Sardegna
I
Psr di
Molise e
Sardegna - entrambe regioni in transizione -
sul 2021 hanno solo da continuare a spendere ordinatamente i loro rispettivi budget. Entrambe hanno
già centrato i rispettivi obiettivi di spesa e
azzerato il Feasr a rischio disimpegno automatico, e presentano avanzamenti di spesa di tutto rispetto. Il Molise - a fronte di una dotazione di 207,7 milioni di euro, ha già sostenuto una spesa superiore a 140,6 milioni per un avanzamento di spesa pari al 67,72%. La Sardegna, invece, forte di un budget complessivo da 1.291,5 milioni di euro, ha raggiunto un avanzamento di spesa del 64,71%, investendo fino al 31 marzo 835,7 milioni di euro.