L'Emilia Romagna riparte forte da apicoltura e settore bieticolo. In campo tranche di risorse su entrambi i fronti per accrescere la qualità del miele, l'assistenza tecnica e l'ammodernamento delle strutture da una parte, e  per garantire un sostegno di integrazione al reddito tramite un contributo per ettaro dall'altra. 


Apicoltura, risorse per 555mila euro in favore di qualità e ripopolamento alveari

La Giunta regionale dà attuazione agli interventi della seconda annualità per il programma regionale 2020-2022, con un piano di finanziamenti per un totale di 555mila euro a favore degli apicoltori emiliano romagnoli. Le risorse sosterranno gli sciami di api e famiglie con regine per favorire il ripopolamento degli alveari minacciati dagli effetti negativi dei cambiamenti climatici, fino al sostegno delle analisi di laboratorio e il miglioramento della qualità del miele.

Importante poi l'ammodernamento delle attrezzature per la conduzione degli apiari, i laboratori di smielatura e l'applicazione di nuovi metodi di lotta contro le malattie delle api. Il fabbisogno del sistema apicolo, nel prossimo triennio, sfiora i 3 milioni di euro. Metà delle risorse sono di provenienza comunitaria, mentre l'altra metà del budget è dello Stato centrale.

"L'apicoltura è sempre più importante in Emilia Romagna - sottolinea l'assessore regionale all'Agricoltura Alessio Mammi - quest'anno gli effetti negativi della crisi Covid sul mercato e le avversità climatiche, con le gelate di fine marzo, hanno determinato una produzione a macchia di leopardo, colpendo anche questo settore. Soprattutto le piccole aziende, che rappresentano la maggioranza tra gli apicoltori, hanno risentito del lockdown e del conseguente blocco del mercato. Il via libera a questo bando riguarda strumenti primari per sostenere il settore nel segno della qualità e della tipicità della produzione". La fetta di torta maggiore va agli interventi di assistenza tecnica (287mila euro), seguiti dall'acquisto di attrezzature (76mila euro) e dagli interventi di lotta alle malattie negli alveari (73mila euro).


Barbabietola da zucchero, in arrivo 1,5 milioni di euro

Garanzia delle rotazioni necessarie, mantenimento della produzione bieticola e aiuti agli agricoltori in regime di "de minimis" per le superfici coltivate a barbabietola da zucchero a fronte di adozione di tecniche a basso impatto agroambientale.
Il bando regionale per il comparto della barbabietola da zucchero mette a disposizione degli agricoltori aiuti complessivi per 1,5 milioni di euro, con un'erogazione di 150 euro a ettaro.

La coltivazione della barbabietola rientra fra quelle strategiche definite a livello regionale e ha potuto godere, dopo il lockdown, di una specifica legge regionale per un totale di fondi di 24 milioni di euro a sostegno dei comparti più colpiti. Tra i requisiti necessari per accedere al bando con gli aiuti ci sono le varietà, che dovranno essere scelte tra quelle previste da un'apposita lista di produzioni con attitudine alla trasformazione zuccherina e la quantità di seme certificato e confettato impiegato, uguale o superiore a 1,2 unità per ettaro.